Confindustria-sindacati: alto milanese, accordo sul welfare territoriale

Legnano (Mi) – Il ricorso al welfare aziendale è un trend in costante crescita. Ben vengano dunque tutte quelle misure come la previdenza complementare, strumenti a tutela della salute, oppure incentivi agli studi, proposte per il tempo libero. “Un percorso di welfare – commenta Giuseppe Scarpa, Presidente Confindustria Alto Milanese – mette al centro i collaboratori, migliorandone le condizioni di vita e investendo sul loro benessere attraverso benefit e servizi, con ricadute positive anche sulla produttività aziendale. La particolarità di questo Accordo è di portare benefici anche al nostro territorio, in quanto l’indotto generato dall’offerta di diverse tipologie di servizi può avere buone ricadute sull’economia locale, creando così un circolo virtuoso”. “L’intesa sottoscritta oggi – continua Scarpa – è frutto di un’importante attività di confronto con le organizzazioni sindacali. E’ nostro compito avviare un piano d’informazione e di conoscenza dei vantaggi e delle opportunità che iniziative di welfare possono generare. A cominciare dai Comuni aderenti alla Consulta per l’Economia e il Lavoro dell’Alto Milanese. A loro chiederemo di promuovere l’estensione dei contenuti e soprattutto di dare una mano nel conoscere quanto già offre la zona partendo dai servizi offerti dalle Aziende sociali partecipate.” “Dopo anni di crisi, in un momento di timida ripresa – dichiarano Jorge Torre della CGIL, Giuseppe Oliva della CISL e Stefano dell’Acqua della UIL – sottoscrivere un accordo che supera il concetto di welfare contrattuale inteso solo come buoni spesa o buoni carburante, è un atto importante, perché coinvolge i lavoratori nell’analisi dei bisogni e prova a determinare un allargamento del welfare a livello locale”. “Collegare il welfare contrattuale con quello pubblico del territorio – concludono le Organizzazioni Sindacali – rappresenta una sfida importante per difendere il livello delle coperture sociali e per consentire una migliore universalità delle tutele”. Un’apposita Commissione paritetica monitorerà l’andamento dell’accordo, raccogliendo le esigenze di lavoratori e aziende ed elaborerà i dati relativi all’utilizzo di questo strumento.