8 marzo: reti antiviolenza, intesa Assolombarda – Cgil, Cisl, Uil (2)

Milano – “È opportuno sottolineare l’importanza di questo accordo, soprattutto perché gli odiosi numeri degli ultimi giorni ci dicono che il problema è purtroppo ancora troppo presente – ha sottolineato Massimo Bonini, segretario generale Cgil Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, partecipando alla firma del progetto “reti antiviolenza” –. L’impegno che i centri antiviolenza rivolgono quotidianamente alle donne in difficoltà è di particolare importanza, bene quindi che arrivi un sostegno concreto anche dal mondo del lavoro a chi ogni giorno costruisce azioni positive per sconfiggerlo”. “Pochi giorni fa l’Istat ha stimato in 425mila le donne che negli ultimi tre anni hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul luogo di lavoro: un dato allarmante, che lascia attoniti – ha dichiarato Danilo Galvagni, segretario generale CISL Milano Metropoli -. Siamo, quindi, particolarmente soddisfatti di firmare questo accordo, che ha un risvolto concreto, con la raccolta fondi destinata alle reti antiviolenza, ma anche uno culturale, forse ancora più importante. E, infatti, fondamentale attivare le coscienze, fare capire che ogni tipo di minaccia o molestia è inaccettabile. Il problema non riguarda, ovviamente, solo il mondo del lavoro, ma l’intera società, e coinvolge le istituzioni, la politica, le agenzie educative, l’informazione. Sindacati e imprese possono fare molto. Questa intesa ne è un primo esempio”. “L’accordo che prevede la devoluzione di un’ora di lavoro alla rete dei centri antiviolenza, dimostra la consapevolezza che la violenza di genere, consumata anche al di fuori dei luoghi di lavoro, ha degli enormi costi economici e sociali, seppure in maniera indiretta, sull’organizzazione del lavoro e sulla produttività – ha dichiarato Danilo Margaritella, segretario generale Uil Milano e Lombardia –. Un tema che la Uil Milano Lombardia ha affrontato in un seminario nello scorso novembre, nel corso del quale è emerso che per ogni euro speso in prevenzione e contrasto delle violenze di genere, se ne risparmiano 87 in termini di minori costi per le conseguenze di questo odioso reato; in una società dove tutto viene misurato sul valore economico, il fatto di dare un “costo” alla violenza e alle molestie rendere tutti più consapevoli”.