Molestie sessuali sul lavoro: Camusso (Cgil), eccesso di indifferenza generale

Roma – “Dobbiamo ricominciare a fare una seria azione di ricostruzione dei luoghi lavori, dei punti di ascolto e della capacita’ di attenzione, perche’ dimensioni di questo tipo dicono di un eccesso di indifferenza generale”. Queste le parole del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sui dati del report dell’Istat relativi alle molestie e ai ricatti sessuali sul lavoro. L’Istat stima che siano 1 milione 404mila (8,9%) le donne che hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro nel corso della loro vita, 425mila (2,7%) negli ultimi tre anni. Lo riferisce l’Istat nel Rapporto sulle molestie e i ricatti sessuali sul lavoro, reso noto oggi. Nel corso della vita 1 milione 173mila donne (7,5%) siano state vittima di ricatti sessuali sul luogo di lavoro per essere assunte, per mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni nella carriera. Lo rende noto l’Istat nel Rapporto ‘Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro’ diffuso oggi. Solo negli ultimi tre anni sono 167mila le donne che hanno subito queste forme di ricatto (l’1,1%); al momento dell’assunzione ne sono state colpite piu’ frequentemente le donne impiegate (37,6%) o le lavoratrici nel settore del commercio e dei servizi (30,4%). La quota maggiore delle vittime, inoltre, lavorava o cercava lavoro nel settore delle attivita’ professionali, scientifiche e tecniche (20%) e in quello del lavoro domestico (18,2%).