AQST Tre Valli, Maroni: conclusione di un buon lavoro

Brescia – “E’ la conclusione di un buon lavoro. La firma di oggi porta risorse concrete, ma e’ un punto di partenza. Nella prossima legislatura, credo ci potranno essere novita’ importanti sotto il profilo delle maggiori risorse e delle maggiori competenze”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che oggi a Brescia – insieme agli assessori Beccalossi, Bordonali e Parolini – ha sottoscritto il Protocollo d’intesa per la definizione di un Accordo quadro di sviluppo territoriale per la riqualificazione, lo sviluppo e la valorizzazione del comprensorio delle Tre Valli (Valle Camonica, Valle Trompia e Valle Sabbia). Il governatore ha ricordato l’approccio “laico” della Regione ai problemi: “Quando si verificano, ci sediamo attorno a un tavolo e li risolviamo, a prescindere dalle appartenenze politiche. E’ il metodo che in Lombardia funziona e che ci permette di trovare soluzioni efficaci e offrire maggiori servizi ai cittadini”. Dopo aver ricordato il suo convinto sostegno alla sopravvivenza “delle Province e di altre istituzioni intermedie come le comunita’ montane”, perche’ e’ fondamentale “avere un livello di governo che faccia da cerniera fra la Regione e gli oltre 1.500 Comuni, alcuni piccoli e piccolissimi, della Lombardia”, Maroni e’ tornato sul tema dell’autonomia e della trattativa aperta con il Governo centrale dopo il referendum dello scorso autunno. Credo, ha confermato il presidente lombardo, “che entro la fine di gennaio riusciremo a firmare, se non un accordo completo almeno un pre accordo, su 14 delle 23 materie previste dall’articolo 116 della Costituzione. Fra queste – ha sottolineato – ce ne sono di importantissime, dalle infrastrutture, al governo del territorio, che naturalmente comprende anche le aree montane. In particolare – ha evidenziato – c’e’ n’e’ una strategica: il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Cioe’, le imposte che adesso vanno a Roma. L’idea e’ di stabilire un criterio di compartecipazione al gettito delle imposte dirette e indirette. Questo vuol dire che se aumenta il pil della Lombardia, c’e’ un aumento diretto nel bilancio della Regione. Sarebbe davvero una spinta forte a fare ancora piu’ investimenti”.