Confcommercio: consumi, crescono tredicesime e spese (2)

Roma – Per quel che riguarda i regali, secondo Bella dell’Uffcio Studi Confcommercio, non c’è una spinta particolarmente forte: “sostanzialmente siamo ai livelli di propensione e di percezione dello scorso anno”.  La spesa pro capite per i regali resta costante più o meno anche quest’anno, ancorata ai livelli, abbastanza depressi, del 2013. “Gli italiani penseranno a mettere ordine nei propri bilanci e nelle proprie case o magari a fare qualche viaggio in più piuttosto che a fare regali, che comunque restano una voce importante a dicembre”.”A conferma di qualche incertezza presente tra le famiglie c’è la prosecuzione del trend discendente sulla gradevolezza del rito dei regali, un fatto piuttosto importante per il commercio: se si riduce la voglia e la piacevolezza del fare i regali sarà difficile rimettere in sesto molti bilanci aziendali, per i quali il mese di dicembre continua a rappresentare il momento dirimente tra proseguire l’attività o chiudere. Qui credo ci sia bisogno di nuove e più importanti iniziative di marketing per rilanciare il Natale come festa consumistica. Può piacere o meno ma questi dati indicano una certa disaffezione che va recuperata”. Per quel che riguarda la percezione della crisi, non si riduce neppure la percentuale di coloro che non ritengono del tutto finita la crisi: ennesima conferma di un malessere che ha mole manifestazioni e che certamente non contribuisce a irrobustire la crescita”.