Riscaldamento: efficienza e tuela ambientale, confronto col Politecnico

Milano – Al tema del riscaldamento pulito nei condomini è dedicato l’incontro “Condomini Amici del Clima” che si svolge oggi alle ore 18 all’Acquario Civico di Milano promosso da Legambiente Lombardia in collaborazione con il Comune di Milano, il Politecnico di Milano e Piemme Energia. L’obiettivo è fornire un quadro che guarda alle sfide globali: non solo l’inquinamento, ma anche il grande tema del cambiamento climatico e le relazioni che esse hanno con le scelte individuali. Perché se, giustamente, gli allarmi sull’inquinamento riguardano la salute, non si può negare che anche le emissioni climalteranti dipendono dai comportamenti e dalle scelte che compiono i cittadini: il dato è che ad ogni singolo cittadino milanese competono mediamente emissioni in atmosfera per ben 4,6 tonnellate di CO2, e quindi, a conti fatti, il contributo che Milano consegna all’effetto serra ‘pesa’ per oltre 7 milioni di tonnellate di gas climalteranti. “Gli impianti di riscaldamento contribuiscono alla formazione del Pm10 nell’aria per il 26% e i veicoli per il 44%. È fondamentale incidere sulla qualità e quantità dei veicoli, ma anche sull’efficientamento energetico degli edifici. Tanti privati hanno già potuto accedere al contributo del ‘bando caldaie’ finanziato dal Comune con 1,6 milioni di euro per incentivare il rinnovamento degli impianti degli immobili privati – dice Marco Granelli, assessore all’Ambiente presente all’incontro –. Il Comune sta continuando a lavorare sulla compatibilità ambientale degli impianti presenti nel patrimonio edilizio comunale non residenziale e residenziale. Inoltre ha aderito al progetto europeo Sharing Cities, che sperimenta con i condomini di Porta Romana la progettazione condivisa degli interventi di efficienza energetica degli edifici”. In termini di emissioni di PM10 il gasolio produce ben 25 volte più polveri sottili del metano, dunque rottamare le oltre 2000 caldaie a gasolio di Milano resta una priorità. “Il riscaldamento domestico ha un ruolo rilevante nell’aggravare il bilancio dei gas climalteranti, e a Milano rappresenta quasi un terzo delle emissioni – dichiara il professor Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei Cambiamenti Climatici al Politecnico di Milano –. Oggi per i nuovi edifici c’è l’obbligo di costruire a emissioni quasi zero, ma è sul resto del patrimonio edilizio che occorre fare investimenti per tagliare drasticamente i consumi, e con essi sia le emissioni che i costi per le famiglie: bisogna ricordare che oggi, grazie agli incentivi pubblici, si tratta di investimenti che sono remunerativi e aiutano anche a combattere l’inquinamento dell’aria locale”.