Camusso: oggi incontriamo il Governo. Ma in assenza di risposte continueremo mobilitazione (2)

Roma – La leader della Cgil ha insisto poi sulla lotta alla povertà e ha spiegato che investire in sanità significa soprattutto investire sul benessere di tutte le persone che vivono in questo paese. Rispetto all’occupazione giovanile, è chiaro che “la decontribuzione per le assunzioni non serve a nulla. Si creano rapporti di lavoro brevi e precari che finiscono quando termina lo sgravio. Perché non sfruttare l’apprendistato, invece, cioè una forma contrattuale che permette di lavorare e essere formati, assicurando un percorso professionale non usa e getta? Una volta esaurito lo sconto fiscale, infatti, le imprese non assumono, ma magari offrono uno stage o un tirocinio quasi gratuito”. In sostanza, il governo continua a dire che il lavoro a tempo indeterminato deve costare meno, “ma questo obiettivo non lo si raggiunge con gli sconti fiscali: se autorizzi tirocini a 300 euro al mese non ci sarà mai una vera concorrenza tra le due forme. Insomma: non si rilancia un paese facendo fare a giovani lavori quasi gratuiti”. Duro anche il giudizio sull’alternanza scuola lavoro, non sullo strumento in sé ma su come lo si sta attuando: “Laddove si sono fatti accordi e ci sono i tutor le risposte sono state positive. Ma servire caffè dietro a un bancone o fare fotocopie non è alternanza, ma semplice sfruttamento di lavoro gratuito”. Il segretario generale ha poi rilanciato tutte le richieste dei sindacati sulle pensioni, ha parlato del bluff degli ammortizzatori sociali e ribadito la centralità del rinnovo dei contratti nazionali di lavoro: “Il rinnovo del contratto dei pubblici è responsabilità del governo – ha detto Camusso –. E il fatto che ancora non ci sia l’atto d’indirizzo per quello della scuola indica una volontà precisa: non rinnovarlo. Le parole non bastano più, servono atti concreti”. Naturalmente ci sono anche i tanti contratti privati: grande distribuzione, multiservizi. Con situazioni paradossali: “Il turismo batte tutti i record, i consumi riprendono ma ai lavoratori si nega il contratto e magari gli si chiede di garantire aperture 24 ore su 24”. In particolare sulle pensioni Susanna Camusso ha ribadito la centralità delle scelte da fare per i giovani e per l’aspettativa di vita. Non si possono rimandare le scelte per le pensioni dei giovani a quando sarà troppo tardi, mentre sull’aspettativa di vita non è vero che è continuamente in crescita”.