Confcommercio: tutela, servizi, opportunità per i professionisti (1)

Milano – 46.142 a Milano, 82.500 in Lombardia, oltre 320.000 in tutta Italia (dati 2016): è la galassia dei professionisti (iscritti all’Inps) e che non appartengono a ordini professionali. Una platea, in Lombardia, in costante crescita: erano 69.751 nel 2011 (79.216 nel 2015) con una crescita percentuale superiore al 18% in sei anni. Professioni in più campi che emergono: tributaristi, psicologi, ottici optometristi, formatori, consulenti di direzione aziendale. esperti Ict (Information & communication technology), organizzatori di eventi, wedding planner, ricercatori di mercato, digital marketing, web designer (e altro). Libere professioni che ora hanno un quadro di regole con il “Jobs Act degli autonomi”, al centro dell’analisi del convegno promosso oggi pomeriggio in Confcommercio Milano da Confcommercio Professioni con l’approfondimento e il confronto su tutele contrattuali, competitività, formazione e welfare. Le novità dello Statuto del lavoro autonomo si possono riassumere in tre linee: la prima riguarda la tutela contrattuale vera e propria, in particolare in materia di pagamento, con la norma che rende inefficaci le clausole oltre i 60 giorni; il secondo versante è quello del welfare e della previdenza con novità importanti per maternità e conciliazione tra vita e lavoro, tema fondamentale per le libere professioni; il terzo è quello sulla competitività. “Lo statuto del lavoro autonomo – afferma Anna Rita Fioroni – introduce un quadro regolatorio e dà una prima risposta di regole alle nuove esigenze del mercato e riconosce che le prospettive di crescita sono sempre più legate anche alle professioni. L’obiettivo è quello di costruire una rappresentanza unitaria che riconosca il ruolo delle professioni per il contributo di qualità che possono dare all’economia del Paese”.