Formazione alberghiera: la ricetta di Cracco

Milano – E’ Carlo Cracco chef stellato e protagonista dei reality del gusto a proporre la riforma della formazione alberghiera. In Francia – spiega Cracco – uno dei modelli è quello promosso dallo chef Paul Bocuse che lega l’alta formazione per cucina e ospitalità. Anche Alain Ducasse, altro grande chef e imprenditore francese sta sviluppando esperienze di alta formazione in questa direzione. L’Alberghiero così com’è non va; serve una integrazione nella formazione dei ragazzi che stanno per affacciarsi nel lavoro della ristorazione. Tesi sostenute da Cracco al primo congresso degli “Ambasciatori del Gusto”. ”Partiamo da un approccio diverso – ha detto Cracco” – che cercheremo di condividere col Miur. Un modello che crei qualcosa di nuovo per la formazione degli studenti dell’Alberghiero, con cinque moduli di eccellenza sia per quanto riguarda la cucina che la sala. Sono coinvolto in prima persona, come lo sono già da ora i fratelli Serva, Stabile, Caputo e Marco Reitano per la sala. Ognuno di noi cercherà di ‘abbracciare’ un Istituto Alberghiero vicino, per far capire l’importanza della formazione che si fa sul campo, con gesti precisi, senza confusioni di ruoli. L’obiettivo è crescere nella professionalità, e alla finale nazionale del Bocuse d’Or, abbiamo avuto la prova dei progressi fatti dai nostri giovani. Io partecipai un secolo fa a questa competizione ma il livello raggiunto dai ragazzi è altissima. Ora bisogna vincere la competizione europea a giugno a Torino, ma la passione e il sacrificio dei quattro candidati in gara è stata encomiabile. Facciamo un salto di qualità per vincere nel mondo”. L’invito sembra raccolto dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli che in un messaggio ha sottolineato come “educare le giovani e i giovani alla conoscenza del proprio patrimonio identitario e allo stesso tempo a sani e corretti stili di vita è un importante esempio di cittadinanza attiva, perché è un investimento sul futuro del Paese”.