Def, Cgil: oltre a conti considerare condizioni delle persone

Roma – “E’ singolare che quando si parla di pensioni si considerino solo i conti e mai la condizione reale di vita e di lavoro delle persone”. Cosi’ il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli commenta le dichiarazione di Banca d’Italia e Corte dei Conti nel corso delle audizioni in Commissione Bilancio di Camera e Senato sulla Nota di aggiornamento al Def. “E la cosa e’ ancora piu’ insopportabile – prosegue Ghiselli – poiche’ non si tiene conto del fatto che l’attuale sistema previdenziale italiano e’ il piu’ restrittivo d’Europa”. Per il dirigente sindacale “queste autorevoli istituzioni non vogliono considerare che con la legge Fornero non si e’ fatta una riforma previdenziale ma solo cassa, scaricando sui lavoratori e sui pensionati l’onere principale del risanamento del Paese. E che – aggiunge – e’ necessario trovare il coraggio politico di apportare a tale legge una radicale, seppur graduale, modifica, mettendo anche in conto la necessita’ di una redistribuzione degli oneri sociali da sostenere, per superare cosi’ la profonda iniquita’ che l’ha caratterizzata”. “Ma queste sono considerazioni sociali e politiche, che non competono ai soggetti auditi oggi”, sottolinea Ghiselli. “Quindi – conclude – e’ bene che sia il Governo ad assumersi la responsabilita’ di dare risposte chiare al documento sindacale sulle pensioni, in tempi celeri, come si era impegnato a fare”.