Bonini (Cgil) all’Ance: bene lo sviluppo ma rispetto di appalti e lavoratori

Milano – “Oggi ci si interroga su come Milano verrà trasformata nei prossimi 20 anni”, posta Massimo Bonini, segretario della Camera del Lavoro su Facebook. “Gli scali ferroviari e le opere di rigenerazione urbana saranno aria fresca per il territorio che sarà reso più attrattivo. Tutto questo è positivo a patto però che si realizzino alcune condizioni che per noi sono irrinunciabili. Assimpredil Ance ricorda che c’è un problema di tempi della burocrazia. Certo se migliorati, anche per i normali cittadini, non ci scandalizzano. Rimaniamo stupefatti quando leggiamo che anche il codice degli appalti è un vincolo e un problema di gestione imprenditoriale. Ecco noi pensiamo in modo diverso ad un interesse più alto e collettivo che nel processo di rigenerazione del territorio siano altri gli elementi che debbano essere presi in considerazione. Il rispetto delle normative sugli appalti soprattutto in termini di verifica preventiva ed esclusione di aziende legate alla criminalità organizzata, rischio sempre costante e alto anche nella ricca Milano. Il rispetto delle norme di salute e sicurezza per i lavoratori proprio perchè a Milano si concentra incredibilmente il numero più alto di infortuni mortali. Mi pare che questo dato sia una vergogna per il territorio e vediamo poco interesse a discuterlo con il sindacato. Il rispetto dei contratti di lavoro nella catena di appalti e sub-appalti che verranno creati. Lavoro nero e grigio sono purtroppo una costante che non aiuta una sana economia. La tutela ambientale. Rigenerare un territorio oggi significa guardare ad una prospettiva più verde e sostenibile in termini di mobilità di persone e merci, di qualità dei materiali di costruzione e di quantità di verde. Tutto questo dedicato anche alle classi economicamente più fragili e soprattutto alle fasce di popolazione più giovane. Anche questo serve senza girare intorno alle questioni. Molti parlano a vanvera di un metodo Expo. Ecco la prevenzione dei lavori di cantiere (rispetto della sicurezza e dei contratti) attraverso il coinvolgimento delle istituzioni, degli enti preposti ai controlli, del sindacato e degli imprenditori ha permesso che quell’evento non si sia macchiato di infortuni mortali. A noi questo interessa. La Milano del futuro non può rischiare di macchiare di rosso il suo vestito verde. Consideriamo i cantieri di Milano che si apriranno in futuro come un’unica area di lavoro e apriamo un tavolo cittadino con tutti i soggetti preposti. Noi siamo pronti”, conclude Bonini.