Monza – Oltre 9mila imprese e più di 100mila occupati. Sono i numeri del “made in Brianza”, aziende e lavoratori che danno vita all’anima manifatturiera del territorio. Complessivamente le imprese dell’industria manifatturiera sono 9.132, pari al 14,3% delle imprese attive a Monza e Brianza, che vanta una specificità manifatturiera superiore rispetto alla media regionale e a quella nazionale (rispettivamente l’11,9% e il 9,6% del totale delle attive). Dal punto di vista dell’andamento del comparto, gli effetti della crisi economica fanno registrare tra 2009 e 2016 un calo di circa 940 imprese. All’interno del territorio brianzolo, l’area in cui la presenza del manifatturiero è più diffusa è quella a nord di Monza, con capofila il comune di Meda, dove circa 1 impresa su 4 opera nell’industria manifatturiera (24,6%), seguita da Lentate sul Seveso (21,6%) a cui si aggiungono Briosco (21,4%) e Sovico (21,1%). Analizzando nel dettaglio i comparti che costituiscono il settore manifatturiero made in Brianza, al primo posto troviamo la meccanica con 2.757 imprese pari al 30,2% , quindi il comparto del legno arredo, con un peso del 23% sul totale (complessivamente si contano quasi 2.100 imprese) e al terzo posto il tessile (9,1%). Anche l’elettronica con un peso del 6,7%, rappresenta un comparto di rilievo per il sistema imprenditoriale locale. A Monza e Brianza la componente artigiana raggiunge il 61,4% del totale del comparto manifatturiero. Nel legno-mobile lo quota raggiunge il 75,1%. L’incidenza dell’imprenditoria femminile nel manifatturiero è pari al 13,1%, al di sotto della media italiana (17,4%), anche per quanto riguarda l’imprenditoria giovanile, il dato brianzolo è leggermente sotto la media italiana (4% contro il 6,8%), mentre la presenza di stranieri nella manifattura, vale a dire la maggioranza di soci di un’impresa nati all’estero, è pari al 4,6%. È quanto emerge da una elaborazione dell’ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro imprese e Istat.