Cgil, chiude primo campo di formazione su legalità in masseria confiscata

Milano – Si è concluso oggi “con un bilancio decisamente positivo in termini di successo e di partecipazione, il campo di Lavoro e Formazione sulla Legalità organizzato per la prima volta quest’anno dalla CGIL Lombardia, insieme a diverse Associazioni e alle Camere del Lavoro di Milano e Ticino Olona presso “La Libera Masseria” di Cisliano, un bene confiscato alla ‘ndrangheta che per le sue caratteristiche si è rivelato l’ambiente ideale per realizzare questo tipo di esperienza”. Lo comunica il sindacato lombardo. “Sono stati cinque giorni intensi di confronto, attività formativa e manuale, lavoro comune e impegno – sottolinea la nota – che hanno visto più di venti fra studenti universitari e sindacalisti di diverse categorie dare vita con appassionata partecipazione a un programma incentrato sui temi del lavoro, dei diritti, dell’inclusione e del riuso dei beni confiscati in una realtà come quella lombarda che, lungi dall’essere estranea al fenomeno, soprattutto nelle province di Milano, Brescia e Varese ha fatto registrare già oltre 1500 casi di sequestro e confische. “Costruire una cultura alternativa alle mafie” il tema al centro del confronto, cui hanno partecipato Don Massimo Mapelli della Caritas, Davide Salluzzo de La Barriera onlus e Vincenzo Moriello, responsabile Legalità della CGIL Lombardia e uno dei principali animatori del campo. Nel suo intervento, il segretario generale della CGIL Lombardia Elena Lattuada ha espresso “soddisfazione per l’esito di questa prima esperienza organizzata dalla CGIL Lombardia, che ha saputo mettere insieme giovani, sindacalisti, esperti e operatori nel campo della formazione di una più ampia cultura della legalità, con l’obiettivo di farne un patrimonio di tutte e tutti. Certamente continueremo l’impegno su questo terreno, ha concluso Lattuada, perché quella della legalità non sia considerata una questione di nicchia ma diventi sempre più un tema centrale che attraversa tutta l’azione politica e le scelte, soprattutto in vista di una campagna elettorale per le regionali che sarà impegnativa, e nella quale le problematiche legate alla legalità avranno certamente, anche nella nostra regione, la loro centralità”.