Fava: il 22 ottobre assieme due referendum, autonomia e Navigli

Milano – “Buona l’idea di Sala: non capisco perche’ aspettare fino alle Regionali: il 22 ottobre noi celebreremo il Referendum per l’Autonomia della Lombardia e confidiamo gia’ di poter avere a disposizione una macchina organizzativa, che ovviamente potrebbe garantire l’espressione di voto anche per Milano e Citta’ metropolitana”. Lo dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, coordinatore dell’azione di Regione Lombardia per il Referendum del 22 ottobre prossimo, commentando le dichiarazioni del sindaco di Milano Giuseppe Sala, a proposito dell’ipotesi di sottoporre a referendum consultivo il progetto per la riapertura dei Navigli, potenzialmente, fa sapere Sala, in concomitanza con le elezioni regionali. “Il tema della riapertura dei Navigli resta molto suggestivo a prescindere dall’orientamento dei Milanesi – prosegue Fava – e merita un confronto aperto e democratico”. “Buona quindi l’idea di andare presto a referendum, ma io dico all’amico Sala: facciamolo insieme” aggiunge. “Da coordinatore dell’operatore referendaria – spiega Fava -, posso infatti assicurare che Regione Lombardia potra’ anticipare e sostenere tutte le spese relative a questa tornata elettorale, che, di fatto, gia’ trova copertura finanziaria nel Bilancio della Regione Lombardia. Sarebbe un’occasione unica, per far si’ che i Milanesi si esprimano su un tema cruciale, senza nessun aggravio di costi a carico ne’ dell’Amministrazione comunale ne’ della collettivita’”. “Io sono pronto a incontrare Sala anche la prossima settimana, per illustrare lo stato di avanzamento del modello organizzativo lombardo – e’ la proposta di Fava – e non ho dubbi che potrei essere in grado di convincerlo circa l’opportunita’ di utilizzare la consultazione del 22 ottobre per dare voce anche e soprattutto ai cittadini milanesi”. “Fermo restando, – conclude l’esponente dell’Esecutivo di Palazzo Lombardia – che ho letto che sono in corso degli approfondimenti, che in questi tre mesi possono essere completati: diamo quindi quanto prima la parola ai Milanesi”.