Galvagni (Cisl): a Milano, un sindacato che progetta futuro

Roma – “Tutti gli interventi di ieri, a partire da quello del Papa per arrivare a quelli dei rappresentati istituzionali, non ci hanno mosso critiche, ma ci hanno invitato ad essere partecipi della vita della società italiana, ci hanno richiamato alle nostre responsabilità” E’ iniziato così l’intervento di Danilo Galvagni al XVII congresso della Cisl giunto alla seconda giornata. “Un ruolo, quello del sindacato e della Cisl in particolare, che Annamaria, ha sintetizzato nelle parole contrattazione e rappresentanza. Due concetti che vanno poi tradotti a livello locale dove, quotidianamente e concretamente, tuteliamo gli interessi dei nostri iscritti e in generale dei cittadini. Anche a Milano i problemi non mancano: dalle periferie ridotte al degrado, ai giovani che dopo i 16 anni sono lasciati a se stessi (l’esperienza dell’alternanza scuola lavoro ci dimostra che il sindacato può avere un ruolo importante in questo). Noi siamo bravi a fare il nostro mestiere, meno ad elaborare progetti politici. Dobbiamo attrezzarci, con una classe dirigente motivata e preparata, in grado di metter insieme tutti i pezzetti di ciò e di chi rappresentiamo e fare sintesi politica. Come ci ha detto sempre il Papa, non c’è solo l’economia mercato, ma anche l’ economia sociale di mercato. Sta a noi riempire e dare sostanza a quel ‘sociale’. Per questo, per avere una visione e produrre proposte d’insieme, dobbiamo approfondire i rapporti tra Confederazione e Federazioni di categoria. Quello che abbiamo fatto a Milano con Expo, accordi con istituzioni e imprenditori che prefigurano le soluzioni prima ancora che i problemi si presentino, è un esempio da seguire. Un modello di contrattazione ampia e d’anticipo, che non si limita al settore dell’edilizia e del privato . Il metodo può essere benissimo esteso anche alla Pubblica amministrazione, dove come Cisl abbiamo tante risorse e intelligenze da sfruttare. Penso, stando sempre a Milano, ai tanti iscritti e collaboratori che abbiamo al Tribunale e che oltre ad affrontare le questioni di categoria ci indicano anche modi nuovi e innovativi di fare giustizia. Mi auguro –ha concluso Galvagni – che questo congresso, che deve rinnovare i propri quadri dirigenti, sappia costruire le alleanze, anche con le altre organizzazioni sindacali, permettano ad ognuno di noi di mettere a disposizione dell’organizzazione e della società il proprio pezzo di esperienza e di sapere”.