Artigiani: Monza supera Milano nel boom di imprese al femminile (1)

Milano – Il settore tessile-abbigliamento sorprende con aumenti esponenziali di ditte attive con a capo una donna, sia tra le italiane sia tra le straniere. In contrazione i servizi di pulizia. In occasione della Festa della Donna dell’8 marzo, l’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza ha fotografato l’andamento della piccola imprenditoria in rosa nel biennio 2014-2016, scovando diverse singolarità. Il confronto tra la prima e la terza città della Lombardia, Milano e Monza appunto, evidenzia come mentre nel capoluogo le ditte individuali con titolare una donna crescono in due anni del +4,7% (da 3848 a 4029), nella città di Teodolinda il ritmo è quasi doppio: +8,1% (da 320 a 346). E non solo. A Milano a una crescita del +19,9% delle imprenditrici di origine straniera (1379 aziende al 31 dicembre 2016, contro le 1150 del 2014), corrisponde un calo del -1,8% di quelle italiane (da 2698 a 2650). A Monza invece, crescono entrambe: +28,6% le straniere (erano 63 oggi sono 81); +3,1% le italiane (257-265). “Le dinamiche registrate nella nostra analisi – commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza, Marco Accornero – testimoniano la spiccata vitalità dell’artigianato tinto di rosa, dove cioè il titolare dell’impresa è una donna. Alla crescita forte delle imprenditrici di origine straniera, si accompagna un positivo andamento anche per le italiane, a dimostrazione di come l’artigianato rappresenti un elemento di straordinaria importanza per il tessuto socio-economico milanese e brianzolo. Curioso assistere a un marcato incremento delle attività nel settore tessile-abbigliamento, che sottolinea come il fattore “made in Italy” e la moda costituiscano un volano importantissimo per il nostro bacino, divenuto ormai un punto di riferimento del settore a livello mondiale. I nostri dati – conclude Accornero – ci aiutano a riconoscere lo straordinario ruolo svolto dalle donne nell’artigianato, che le vede spesso imprenditrici e madri, impegnate quotidianamente con indefesso impegno nel lavoro in azienda e in famiglia. Rappresenta un orgoglio e un privilegio averle come colleghe e come compagne, non solo in occasione dell’8 marzo, circostanza che impone il nostro omaggio a tutte le artigiane: mamme, sorelle, figlie, amiche.”