Albergatori al Comune: più impegno contro abusivismo sicurezza e mobilità

Milano – Levata di scudi oggi a palazzo Marino (in commissione) delle maggiori associazioni degli albergatori milanesi che chiedono al Comune, a tutela dei turisti, maggior impegno su sicurezza, servizi e denunciano disparità di trattamento con chi gestisce (web) gli appartamenti in affitto (airbnb). A prendere la parola, per Confcommercio, Maurizio Naro e Fabio Primerano; Francesco Netti di Assolombarda e Ciro Pascale di Confesercenti. La denuncia più pesante riguarda il mercato parallelo degli appartamenti affittati via web. “Mentre negli ultimi 3 o 4 anni sono aumentati i turisti stranieri sbarcati negli aeroporti milanesi, sono rimasti pressoché gli stessi negli alberghi milanesi. La risposta è facile ed è collegata al boom degli affitti via web. A Milano si contano 15mila appartamenti, un vero mercato sommerso, esentasse, fuori da ogni controllo. Solo calcolando la tassa di soggiorno che eludono arriviamo ad una bella cifra. Se poi venisse applicata a loro la multa regionale di 2000 euro il comune si troverebbe in cassa molti milioni”. Ma non c’è solo questo. Le tre associazioni lamentano collegamenti insufficienti tra il MICO (Centro congressi) e la Fiera di Rho. Per Assolombarda “a gennaio c’è stata una inattesa contrazione della domanda” che mette in primo piano il ruolo del Comune, “serve una card per i turisti, con la gratuità di mezzi pubblici e musei”. “D’altra parte il Comune aveva promesso che avrebbe utilizzato sul versante turistico i 40 milioni incassati dalla tassa di soggiorno”. E contro ogni forma di abusivismo, Assolombarda propone il Codice di controllo delle strutture ricettive. Gli ultimi furti negli alberghi milanesi, per Confesercenti, sono preoccupanti. “E’ forse il momento di riprendere una vecchia proposta ed istituire la Polizia turistica, dedicata all’ospitalità e alla prevenzione dei crimini nelle aree frequentate dagli ospiti della nostra città”.