Industria 4.0: in Lombardia occasioni per il sistema formativo

Milano – “Vogliamo fare in modo che i curricola di studio e le competenze da apprendere siano orientati secondo le tendenze di sviluppo del sistema produttivo per poter emanare indirizzi che, in coerenza con le piu’ recenti direttive europee, vadano oltre una programmazione strutturata principalmente sull’offerta e individuino, invece, le nuove competenze per i nuovi lavori”. E’ l’obiettivo di governo che si pone l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea che oggi ha presieduto, a Palazzo Lombardia, il Tavolo dedicato al ‘Piano Industria 4.0 e la formazione delle competenze del futuro’. “Con la Legge regionale 30/2015 – ha spiegato l’assessore – abbiamo fatto una scelta strategica che pone al centro della formazione il sistema duale, fondato su un apprendimento work – based e sulla integrazione tra formazione e lavoro”. “Lo scorso anno, dopo aver recepito i risultati dell’indagine del World Economic Forum presso un campione di aziende di tutto il mondo che prevedeva un drastico calo di occupati nel prossimo futuro – ha proseguito l’assessore Aprea – abbiamo costituito il Forum Lombardia 4.0, individuando un panel interdisciplinare di esperti appartenenti a otto Universita’ lombarde che potesse valutare, con particolare riferimento alle tematiche della Quarta rivoluzione industriale, le ricadute delle evoluzioni tecnologiche, economico-sociali e demografiche sui processi
produttivi e l’organizzazione del lavoro, immaginando le caratteristiche del mercato del lavoro futuro e le connesse esigenze di competenze e di formazione”. Di qui la convocazione del tavolo Lombardia 4.0 con l’impegno della Regione a costruire le competenze senza le quali l’industria 4.0 non potra’ mai crescere e consolidarsi. “Da oggi – ha aggiunto
l’assessore Aprea – allarghiamo il tavolo anche agli operatori impegnati nell’apprendistato di alta formazione e nella formazione professionale terziaria, e agli stakeholder delle filiere produttive piu’ sensibili a questi temi, per arrivare a momenti di confronto che possano aiutare l’evoluzione del sistema formativo lombardo nella direzione dei nuovi mestieri e
delle nuove competenze”.