Shoah: Lattuada (Cgil), contro ogni tipo di violenza, odio razziale, xenofobia

Milano – Anche quest’anno Cgil, Cisl, Uil della Lombardia organizzano l’ormai tradizionale viaggio della Memoria “Un treno per Auschwitz”, che partirà da Milano il 23 marzo 2017 per concludersi il 27. Cgil, Cisl, Uil propongono ormai da diversi anni, attraverso questo progetto a migliaia di studenti, di lavoratori e di pensionati della Lombardia, di percorrere la stessa strada e raggiungere insieme Auschwitz, luogo simbolo della folle politica totalitaria del nazismo. Il viaggio vuole consegnare alle nuove generazioni la memoria delle deportazioni e dello sterminio, perché la facciano propria ed elaborino una coscienza capace di contrastare ogni tentazione di discriminazione e di annientamento dell’altro. Principi che oggi più che mai è necessario affermare in un’Europa attraversata da vecchi e nuovi populismi e da preoccupanti rigurgiti neofascisti e neonazisti. Ogni viaggio ha, soprattutto nelle scuole, un suo lungo percorso di preparazione, e ogni viaggio affronta un tema – quest’anno sarà l’amicizia – che insieme i futuri viaggiatori approfondiranno nel corso di un convegno seminariale regionale. L’incontro, che avrà come titolo “Storie dai lager: l’amicizia, ponte per l’Europa” si terrà venerdì 27 gennaio 2017, dalle ore 9.30 alle 13.00 presso Spazioarte, in via Maestri del Lavoro a Sesto San Giovanni. Presiede Daniele Bailo, Segretario Uil Milano Lombardia, introduce Elena Lattuada, segretario generale Cgil Lombardia; Monica Chittò, sindaco di Sesto San Giovanni, porterà il saluto della città. Per Elena Lattuada segretario generale della Cgil Lombardia “Rinnovare ogni anno la memoria con il viaggio significa rinnovare l’impegno dei sindacati lombardi in difesa della democrazia, contro ogni tipo di violenza, odio razziale, xenofobia. A maggior ragione oggi che, nel nostro Paese e nelle piazze europee, spira il vento di forze eversive che tornano ad inneggiare al nazismo. Rinnovare la memoria significa rinnovare la conoscenza e la consapevolezza, soprattutto nelle giovani generazioni, affinché ciò che è accaduto nei campi e durante il nazismo non si ripeta mai più. Il viaggio duro, toccante, dal quale si torna indietro cambiati, è il modo migliore per comprendere il valore della responsabilità, per affermare i valori di libertà e democrazia sui quali deve fondarsi la società migliore che vogliamo costruire. Per questi ideali tanti hanno sacrificato la vita nella lotta di Liberazione, noi continuiamo a lottare per un mondo di pace, fratellanza e contro qualsiasi forma di discriminazione razziale”.