Sala: sede dell’Ema, servirà un palazzo ad hoc

Milano – Per la futura sede di Ema, l’European Medicines Agency, l’Agenzia Europea del farmaco, che potrebbe traslocare a Milano dopo la Brexit, il sindaco Giuseppe Sala sta pensando alle possibili soluzioni. “Mi sono convinto che sara’ necessario edificare un palazzo ad hoc – ha spiegato al termine del vertice in prefettura dedicato ai progetti che si potranno realizzare sull’area Expo. Anche se in questo caso, non e’ detto che sara’ quella l’area prescelta per il nuovo edificio. “Non e’ la sola area. Vediamo un po’” ha replicato Sala. “All’Ema ci sono funzioni molto particolari – spiega il sindaco – deve essere un luogo che contiene fino a ottocento persone che ci lavorano normalmente. Poi ci sono rappresentati delle aziende farmaceutiche, associazioni consumatori, traduttori, ecc. Non e’ facile quindi riadattare spazi gia’ esistenti, puo’ essere in una transizione breve, ma sono convinto che andra’ costruito un palazzo. Stiamo gia’ facendo un po’ di riflessioni su come potra’ essere”. “Non necessariamente sara’ una iniziativa pubblica – continua il primo cittadino – il pubblico puo’ aiutare, e il governo ha anche fondi a questo proposito. Nel caso di Londra, per esempio, l’edificio e’ stato fatto da uno sviluppatore immobiliare che poi ha affittato a lungo termine a Ema”. Quella di Ema “e’ una partita in cui rischiamo tutti al massimo impegno. E a quanto diceva il ministro Martina il presidente del consiglio e’ molto ‘caldo’ su questo tema”, sottolinea Sala su Affaritaliani.it.