Comunali: Milano, Tajani, pronti a trattare ma non sui tecnici

Milano – “Spero che lo sciopero possa rientrare e che ci siano dei margini di trattativa, anche perché dal nostro punto di vista le contestazioni mosse all’amministrazione comunale sono deboli”, dice al Corriere Della Sera l’assessore con delega al Personale, Cristina Tajani, già esponente della Cgil. “La contestazione principale riguarda i concorsi per l’assunzione di personale che oltre a figure amministrative comprende anche tecnici laureati e informatici per sviluppare uno dei progetti qualificanti della campagna elettorale del sindaco Giuseppe Sala: la semplificazione, la digitalizzazione e lo snellimento dei tempi della burocrazia”. Poi Tajani precisa: “Il piano del biennio 2015-2016 prevede che vengano assunte 233 persone dalle graduatorie già esistenti e 178 con i nuovi concorsi. Di questi 178 una buona parte riguardano profili amministrativi, mentre un nucleo di una cinquantina sono figure specializzate: laureati, tecnici e informatici. Questo nocciolo non è a disposizione della trattativa perché riguarda il progetto di semplificazione amministrativa. Ma c’è dell’altro”. “La decisione di bandire nuovi concorsi è fatta per il bene della città e anche per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti. Infatti è anche nell’interesse di chi lavora all’anagrafe o nel sistema bibliotecario poter contare su un sistema informatico in grado di supportare veramente i cittadini e i lavoratori. Oggi non è così. I nuovi concorsi nulla tolgono a chi è già nell’organico, anzi offrono possibilità di miglioramento organizzativo oltre che un impegno preso con la città sui temi della rivoluzione digitale. E poi i concorsi servono anche per ringiovanire la forza lavoro del Comune. Ricordo che solo il 12 per cento dei dipendenti ha meno di 40 anni”. “L’obiettivo della valorizzazione del personale interno e quello di corrette relazioni sindacali è anche il nostro. Quindi confermo la disponibilità al confronto, sapendo però che ad un certo punto l’amministrazione deve decidere”, conclude l’assessore.