Legalità mi piace: l’impegno di Confcommercio (1)

Milano – Al sondaggio realizzato per conto di Confcommercio, diffuso via web e strutturato anche con risposte multiple (realizzato assieme a una campagna di sensibilizzazione promossa con i social) hanno risposto 710 persone in maggioranza non imprenditori (56%). Dalle imprese, invece, il 44% delle risposte. L’80% di chi ha compilato il sondaggio proviene da Milano e dalla Città Metropolitana; il 14% da Monza Brianza; il 6% da Lodi. Donne e uomini in perfetta parità: 50%. Nelle risposte prevale, fra i partecipanti, la fascia di età da 46 a 55 anni (34%). Seguono le fasce: 36-45 anni (22%), 56-65 anni (21%), 26-35 anni (13%), over 66 (9%) e 16-25 anni (2%). A illustrare i risultati del sondaggio “Vero o falso?” è stato il vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza (con incarico su sicurezza, contraffazione e abusivismo) Mario Peserico. L’abusivismo su strada (38%) e gli abusivi nei mercati (22%): qui le persone ritengono, in netta prevalenza, si possa comprare un prodotto contraffatto. Poi internet (11%). Ma il 6% dichiara di non acquistare falsi. Quali prodotti contraffatti si comprerebbero? Accessori moda innanzitutto (46%), poi abbigliamento (31%), libri/cd/dvd (25%), orologi e tecnologia (entrambi al 14%). Il 16% non acquisterebbe alcun prodotto contraffatto.