EMA: imprese e istituzioni al lavoro per portare l’Agenzia a Milano (1)

Milano – La sfida del post Brexit che si è aperta col voto al referendum inglese è strategica perché impegna l’Italia e il sistema Milano a ricercare livelli di eccellenza sempre più alti. Una forte comunanza di obiettivi e la volontà di avviare un grande gioco di squadra pubblico-privato per orientare la scelta di Milano come sede dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), così come è avvenuto per Expo, è quanto è emerso dal convegno tenutosi stamane presso il Palazzo delle Stelline su iniziativa dell’associazione Culturale Guido Carli, in collaborazione con la fondazione Carlo Erba, che ha visto la presenza del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, di Regione Lombardia, parlamentari europei, amministratori della città di Milano e con una folta partecipazione del mondo produttivo e professionale dell’industria farmaceutica guidato dal presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi. Le buone ragioni di questa scelta e della necessaria coesione per sostenerla sono state presentate nella relazione introduttiva di Diana Bracco, presidente e amministratore delegato Gruppo Bracco e rappresentante unica sistema produttivo e imprenditoriale coordinamento post Brexit: “EMA a Milano, anzitutto, entrerebbe in sinergia con Human Technopole, nuova grande struttura di ricerca tra le più avanzate d’Europa e del mondo, facendo diventare la nostra città il punto di riferimento europeo per le biotecnologie e per le scienze della vita. Localizzandosi a Milano, EMA potrebbe usufruire dei ricercatori e delle qualificate risorse umane delle Università e degli Ircss milanesi e lombardi e, in prospettiva, dell’apporto delle intere facoltà scientifiche dell’Università Statale di Milano”.