Coldiretti: olio razionato ma in Lombardia la produzione è buona

Milano – L’olio di casa nostra, secondo Coldiretti, “sarà esaurito entro i primi sei mesi del 2017″, per effetto “del crollo del 38% della nuova produzione che scende ad appena 298 milioni di chili”. Coldiretti ha organizzato per tutto il weekend nei mercati di Campagna Amica, da Roma a Milano fino a Palermo, iniziative di conoscenza “per aiutare i consumatori a fare scelte di acquisto consapevoli di fronte ad un inevitabile aumento dei prezzi ma anche del rischio di frodi ed inganni”.”I prezzi alla borsa merci di Bari, che è la più rappresentativa a livello nazionale, sono in significativo aumento con un balzo nell’ultima settimana del 43% per l’extravergine rispetto all’inizio dell’anno” spiega Coldiretti. Con la carenza di olio nostrano aumentano anche “i rischi di frode ed inganni, in una situazione in cui c’è più olio spagnolo che italiano nelle bottiglie riempite a livello nazionale che, in 2 casi su 3, contengono prodotto straniero proveniente per oltre il 60% dalla Spagna, il 25% dalla Grecia ma per quasi il 10% da un paese extracomunitario come la Tunisia”. In controtendenza la Lombardia dove, secondo le ultime analisi di Coldiretti, la produzione 2016 dovrebbe andare oltre le 627 tonnellate come l’anno scorso. Con 700 mila alberi e 2.000 ettari a uliveto, la nostra regione può contare su oltre 1.900 aziende olivicole e su una trentina di frantoi distribuiti fra le province di Brescia, Bergamo, Como, Lecco, Varese, Sondrio e Mantova. Le Dop sono 2 (Laghi Lombardi e Garda), mentre ci sono 7 varietà autoctone. L’olio d’oliva lombardo viene esportato in Germania, Francia, Stati Uniti, Giappone ed Emirati Arabi.