Sondrio: Maroni a Mattarella, Valtellina terra da tutelare e valorizzare

Sondrio – “Voglio ricordare l’alluvione che colpi’ duramente questa splendida valle nel 1987 e la voglio ricordare per rendere omaggio, a nome della Regione Lombardia, alla Valtellina e alla sua gente, che seppe reagire con dignita’ e grande forza d’animo in quei terribili giorni e che, senza mai lamentarsi e rimboccandosi le maniche, ha ricostruito il tessuto territoriale, sociale ed economico di un’area molto importante per la Lombardia e per il Paese”. Cosi’ il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa mattina, a Sondrio, in Prefettura, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante l’incontro con i sindaci della Provincia di Sondrio, “che rappresentano con orgoglio e grande senso di appartenenza questo bellissimo territorio”. “L’azione del mio Governo regionale – ha precisato – ha sempre puntato a incentivare il protagonismo del tessuto sociale e produttivo, gia’ cosi’ forte in questo territorio, sostenendo il rilancio delle vocazioni territoriali e promuovendo la riduzione del rischio idrogeologico e la riqualificazione ambientale. Non solo: abbiamo fatto della specificita’ delle aree montane e di confine una delle nostre priorita’ strategiche: la Valtellina, infatti, puo’ contare su un sistema economico vivace e differenziato, che investe su una grande molteplicita’ di settori dal forte valore aggiunto”. “Basti pensare al comparto turistico – ha proseguito Maroni – assolutamente strategico e virtuoso nella nostra Regione, al quale quest’anno abbiamo voluto dare nuovo slancio, grazie all’Anno del Turismo Lombardo. Questo territorio e’ una straordinaria testimonianza di come il lavoro, animato da passione e da forti legami con la propria terra, sa valorizzare le risorse naturali e coglierne i generosi frutti, costruendo uno sviluppo a misura d’uomo e sostenibile”. “Non a caso – ha concluso Maroni -, il Governo regionale ha iniziato un processo che
portera’ la Provincia di Sondrio, la cui storia comincia ancora prima dell’unita’ d’Italia, ad acquisire sempre maggiore autonomia, per gestire al meglio la propria ricchezza.