Scuola: “schiscetta” in classe, scontro Scavuzzo-Aprea

Milano – “Dispiace che anche l’assessore regionale Aprea si accodi al dibattito approssimativo e disinformato di questi giorni sulla consumazione a scuola della “schiscetta”. L’ordinanza del Tribunale di Torino non è resa nell’ambito di un giudizio a cognizione piena, quindi non ha l’efficacia di una sentenza passata in giudicato, comunque valida solo per i ricorrenti. Insomma, nessuno a Milano può pretendere di consumare un qualsiasi pasto portato da casa all’interno dei locali adibiti alla refezione scolastica. Una normale regola (fra l’altro prevista dai regolamenti delle AST) di convivenza rispettata in tutte le scuole cittadine, che la madre della bambina che frequenta la scuola Pirelli ha ripetutamente violato – anzi, ha fatto violare alla figlia – e a cui, nonostante le ripetute precisazioni in merito della dirigenza scolastica e dell’amministrazione comunale, ha cercato di dare risalto, forse per ragioni di visibilità e provocazione politica. Discutiamo di cibo, di norme, di permessi, ma per favore lasciamo fuori i bambini dalle battaglie ideologiche degli adulti”. Così Anna Scavuzzo, assessore all’Educazione e vicesindaco del Comune di Milano, risponde all’assessore regionale Valentina Aprea, dopo l’episodio della scuola elementare Pirelli.