Unione Artigiani: ultimo quadrimestre all’insegna della prudenza

Milano – Calma piatta per il mondo artigiano in vista di fine anno, con una prospettiva segnata dalla prudenza seppure in presenza di timidi segnali positivi. Da un sondaggio on line, anonimo e su base volontaria, proposto dall’Unione Artigiani di Milano, a cui hanno risposto 548 piccoli e medi imprenditori milanesi, emerge una aspettativa sostanzialmente stabile per i mesi autunnali che condurranno alla chiusura del 2016. Le imprese che prevedono aumenti di ordini e fatturati sono una esigua minoranza, ma rappresentano un punto positivo da sostenere per innescare una ripresa più corposa. Una conferma dei dati elaborati dall’Unione Artigiani in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano in merito al differenziale natalità/mortalità delle imprese artigiane tra il secondo trimestre 2015 e analogo periodo 2016, che ha segnato un lieve +0,5%, per un totale di 68.443 aziende attive nella Città metropolitana milanese, 249.421 in tutta la Lombardia. Secondo il 52% degli artigiani, il fatturato al 31 dicembre 2016 resterà invariato rispetto al consuntivo 2015. Per il 37,1% diminuirà, mentre solo per il 10,9% è previsto in aumento. Nello specifico, il 60,5% delle micro, piccole e medie imprese milanesi si attende tra settembre e dicembre ordinativi stabili. Diminuiranno per il 30,2%, aumenteranno per il 9.3%. Di pari passo il fatturato, che il 50,4% dei partecipanti all’indagine prevede invariato per i prossimi quattro mesi, mentre per il 41,5% andrà calando. In aumento per un esiguo 8,1%. All’interno dei settori, situazione negativa per l’edilizia che segnala fatturati in calo tra il 2015 e il 2016 per il 54,8% degli intervistati. Pessimi gli ordinativi previsti per i prossimi 4 mesi per il 57%, con il fatturato in calo per il 54,8% e una diminuzione degli occupati per ben 1/3 delle imprese di costruzione (33,2% contro il 66,8% che prevede una forza lavoro invariata; a zero le assunzioni). Occupazione più stabile invece per le manifatture (87,4%) e i servizi (74,5%). Nel complesso, la media prevede nell’ultimo quadrimestre 2016 un mantenimento del saldo occupazionale per il 79% degli artigiani, una diminuzione per il 18,5%, un aumento per il 2,5%. Sul fronte export, il 75% delle Pmi si attende stabilità da qui a Capodanno; il 16,9% teme un calo; l’8,1% un aumento.