Stoppani (Fipe): vacanze un po’ meglio, il 2008 un miraggio

Roma – “Dopo sette anni torna il segno più anche per il turismo nazionale. I tempi d’oro – commenta il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani – restano purtroppo un miraggio se pensiamo che nel 2008, quando la crisi non si era ancora fatta sentire al di qua dell’oceano, la percentuale di chi sceglieva di fare una vacanza, in Italia o all’estero, tra luglio e settembre sfiorava il 50%. Secondo i dati Fipe, alloggio e ristorazione si confermano servizi fondamentali con una quota di oltre il 50% sul totale della spesa turistica”. C’è dunque una “inversione del lungo trend di declino iniziato nel biennio 2009/2010 quando “nel giro di pochi anni i viaggi effettuati dai residenti si sono dimezzati: dal picco massimo di 44,5 milioni del 2009 ai 23,5 milioni previsti per l’estate 2016, in leggera crescita rispetto ad un anno fa. L’impatto sulle presenze, anche per effetto di una significativa riduzione della permanenza media, risulta ancora più evidente. Le notti trascorse fuori casa per vacanza dai residenti sono attese a fine estate pari alla metà di quelle rilevate nella stagione 2009. Anche in questo caso, come per i viaggi, il 2016 dovrebbe chiudersi con una previsione di crescita (+3,4% sull’estate 2015), che interrompe una lunga serie negativa. Per quanto riguarda invece la durata dei viaggi, la permanenza media per le vacanze estive è inferiore a 9 giorni, in linea con quella registrata negli ultimi due anni ma in sensibile riduzione rispetto al quinquennio che va dal 2008 al 2013. In termini di valore, il turismo estivo degli italiani vale poco più di 25 miliardi di euro, il 4,8% più dell’anno scorso, in parte per l’aumento delle presenze e in parte per effetto della minore propensione degli italiani a trascorrere all’estero le vacanze estive rivolgendosi, invece, al mercato interno. Il solo mese di agosto vale 10 miliardi di euro.