Ocse: Italia, poco utilizzate competenze lavoratori

Milano – Secondo l’Ocse (Employment Outlook) l’Italia spreca il proprio capital umano, non sfrutta come potrebbe le capacità e le competenze dei lavoratori. “Alcuni paesi – si legge su Employment Outlook – riescono a fare un miglior uso delle competenze dei propri cittadini rispetto ad altri e questo ha un effetto economico tangibile. A pari livelli di competenze, un lavoratore che ne fa un uso maggiore guadagna di più ed è più soddisfatto del proprio lavoro. Usare al meglio le competenze dei propri dipendenti è una responsabilità delle imprese, ma i governi possono aiutarle. In Italia – afferma lo studio – l’utilizzo delle competenze di lettura sul posto di lavoro è tra i più bassi fra i paesi Ocse, ed è inferiore al già modesto livello di competenze generale. Rispetto ad altri paesi, i lavoratori italiani, infatti, hanno una minore probabilità di essere impiegati in posti di lavoro che adottano pratiche manageriali innovative, in grado di sfruttare al meglio le loro competenze”. “Investire in competenze e nel loro utilizzo è fondamentale affinché la produttività in Italia torni a crescere – prosegue il rapporto Ocse -. Per aumentare l’uso delle competenze, si dovrebbe promuovere il miglioramento delle pratiche manageriali attraverso l’individuazione di imprese modello e di best practice organizzative, finanziare programmi per aiutare le aziende a identificare le competenze disponibili e i fattori che ne frenano l’uso concentrandosi in particolare sulle Pmi con alto potenziale di crescita”.