Apam (albergatori) 2: il decalogo home per tutelare i turisti

Milano – Obiettivo dell’Apam (Albergatori di Confcommercio) è rendere la home sharing economy affidabile e, soprattutto, sostenibile per tutti. Oggi l’affitto via web degli appartamenti per turisti presenta gravi rischi collaterali. Milano, sull’esempio dell’esperienza internazionale, deve diventare un modello di riferimento. Apam, l’Associazione albergatori (Confcommercio Milano), a partire dall’esperienza internazionale – in Europa, negli Stati Uniti – dell’esplosione del fenomeno degli affitti di appartamenti privati per offerta turistica (“short-terms rentals”) che ha aperto nuove opportunità per lo sviluppo del turismo, con gravi ”effetti collaterali”, avanza proposte precise. L’Apam, con Maurizio Naro (presidente) e Fabio Primerano (Giunta) formula un decalogo di regole da proporre alle istituzioni locali per rendere la home sharing economy sicura ed efficiente. Eccole: 1) Obbligo di registrazione dell’appartamento e dell’host presso le autorità comunali; 2) Obbligo di specifica autorizzazione con fee, per finanziare strumenti di controllo; 3) limitazioni per affitti brevi; 4) limite temporale minimo (7 giorni) e limite temporale massimo (un anno); 5) penali conseguenti, anche elevate; 6) hotel tax per gli appartamenti; 7) limitazione a sole “certe zone della città” del permesso di affittare a terzi, senza l’obbligo della co-presenza del proprietario/host; 8) numero chiuso (contingentamento) delle autorizzazioni; 19) obbligo di pubblicazione dell’autorizzazione sui portali; 10) obbligo dei portali di fornire dati statistici su base periodica.