Verona – Si chiude oggi a New York la prima tappa della nuova iniziativa di promozione firmata Veronafiere-Marmomacc “We Speak Stone” cui hanno preso parte una decina tra le più importanti aziende del Distretto lapideo Veronese (Antolini, Bauce Bruno, Cereser Marmi, Formigari, Girasole Pietre Naturali, Montegrappa, La Ponte Marmi M&G, Marmi –Scala, Domos e Testi Group). Si tratta dell’avvio di un progetto più ampio che vedrà l’organizzazione di altre tappe all’estero di accompagnamento delle aziende al presidio di mercati consolidati ed emergenti nel settore della pietra naturale. Nella due giorni newyorkese numerosi incontri con alcuni degli studi di architettura internazionali più rinomati, quali Kohn Pedersen Fox Associates (KPF) e VOA Architecture Associates, visite agli show room di distributori come Artistic Tile, Walker Zanger, Stone Source e iniziative b2b. Marmomacc, che da molti anni è riconosciuto education provider dall’associazione statunitense degli architetti – AIA – ha proposto a New York anche seminari formativi in collaborazione con Stone Trends International e Mapei US Corporation. “Gli Stati Uniti sono un mercato che presidiamo con grande attenzione e da lunghi anni, proprio per garantire ulteriori opportunità di sviluppo e business alle nostre aziende su un’area geo-economica fondamentale per il made in Italy marmo-lapideo e delle tecnologie”, afferma il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani. Se la filiera tecno-marmifera continua a rappresentare uno dei comparti d’eccellenza del manifatturiero italiano grazie ad un valore delle esportazioni complessive che nel 2015 ha raggiunto 3,2 miliardi di euro, gli USA si confermano tra i più ricettivi proprio per le produzioni ad alto valore aggiunto quali prodotti lapidei lavorati, semilavorati e tecnologie: i primi hanno registrato infatti un incremento delle esportazioni verso gli USA del 24,7% per un controvalore di 458 milioni, su un complessivo Italia nel segmento di 1,6 miliardi di euro; le seconde, hanno raggiunto quota di quasi 142 milioni di euro su un totale di 1,2 miliardi nel 2015. Un rapporto consolidato con gli USA che nel corso dell’ultima edizione di Marmomacc nel 2015 ha visto incrementare le presenze di operatori professionali dal paese a “Stelle e Strisce” del 23,7% (pari a 1.700 operatori contro i 1.374 del 2014 e i 1.075 del 2013).