Piano industriale ARIA, azienda regionale: al centro innovazione e acquisti (1)
Milano – La Giunta della Regione Lombardia ha preso atto del Piano Industriale di ARIA S.p.A., approvato dall’Assemblea dei soci e dal Consiglio di Amministrazione della società lo scorso 9 gennaio 2020. ARIA (Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti) nasce a luglio 2019 dalla fusione della centrale acquisti regionale ARCA S.p.A. con la società ICT Lombardia Informatica S.p.A., con l’obiettivo sia di fare efficienza, sia di mettere insieme soggetti con competenze diverse in grado di collaborare per creare nuovi e migliori servizi per i cittadini lombardi. Già durante i primi mesi di attività sono stati raggiunti alcuni risultati significativi dal punto di vista dell’ottimizzazione della struttura organizzativa e delle attività storicamente in capo ai due soggetti. L’inizio del 2020 segna un punto di svolta per la società con l’approvazione del suo primo Piano Industriale, nel quale ARIA ha delineato gli obiettivi strategici e le linee di sviluppo per il quinquennio 2020-2024. ARIA ha redatto il Piano Industriale prendendo già in considerazione l’imminente fusione (maggio 2020) con una terza società ‘in house’, Infrastrutture Lombarde S.p.A. che si occupa di progettazione, realizzazione e valorizzazione delle infrastrutture regionali, così da rendere il più fluido e rapido possibile questo prossimo passaggio. La fusione delle tre società, ciascuna con competenze specifiche sui propri ambiti di interesse pubblico, costituisce un progetto unico nel suo genere e non soltanto nel panorama italiano, dando origine ad una società in grado di progettare e gestire in modo unitario sia infrastrutture fisiche e digitali, sia il ciclo degli acquisti degli Enti della Pubblica Amministrazione regionale lombarda, confermando lo spirito innovativo che storicamente caratterizza Regione Lombardia.
Piano industriale ARIA, azienda regionale: al centro innovazione e acquisti (2)
Milano – Il Piano è basato sui seguenti principi: Migliorare la qualità e l’efficienza degli oltre 600 servizi già erogati, dall’aggregazione degli acquisti di beni quali farmaci e dispositivi medici, all’erogazione delle piattaforme digitali, diventando il soggetto di riferimento per la trasformazione digitale del territorio; Fornire servizi digitali agli Enti lombardi sfruttando le più recenti evoluzioni tecnologiche per superare il digital divide: dal fascicolo sanitario elettronico, passando per la sperimentazione Blockchain che ha consentito di sburocratizzare la partecipazione alla misura regionale “Nidi Gratis” da “7 giorni a 7 minuti”, al machine learning e intelligenza artificiale per la medicina predittiva; Migliorare la performance degli acquisti regionali attraverso l’analisi dei dati e i relativi consumi, per proseguire il percorso di riduzione della spesa pubblica mantenendo la qualità degli approvvigionamenti. L’attività di centralizzazione degli acquisti ha consentito di chiudere il 2019 generando un risparmio complessivo di circa 1,4 miliardi di euro; Disegnare in modo integrato le infrastrutture fisiche e digitali: Regione Lombardia intende, per esempio, sperimentare la progettazione di Smart Hospitals, ovvero ospedali in cui gli spazi nei quali operano i medici, i sistemi informativi tramite cui sono erogati i servizi e gli strumenti di cui i medici necessitano per lavorare, siano elaborati ed acquistati in modo integrato; Essere la colonna portante dell’ecosistema dei dati lombardo, mettendo a disposizione di iniziative di interesse pubblico, l’enorme patrimonio informativo gestito ai fini, ad esempio, della ricerca medica o del miglioramento dei servizi, garantendo al contempo la sicurezza e il rispetto della normativa sulla privacy; Creare nuovi Centri di Competenza a supporto degli Enti del territorio su digital law, digital transformation, data governance, e-procurement, lavori e opere pubbliche. A seguito dell’integrazione di Infrastrutture Lombarde, ARIA avrà circa 280 milioni di euro di ricavi a fronte di un organico complessivo di 600 risorse. Le sinergie organizzative e le efficienze operative che saranno attuate sulla base di quanto definito nel piano industriale, consentiranno di ridurre i costi strutturali di funzionamento di un ammontare del 15-20% nell’arco di cinque anni.