Roma – Secondo le stime preliminari dell’Istat, ad aprile 2019 l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha segnato un aumento dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua (era +1% del mese precedente). La lieve accelerazione è principalmente dovuta alla dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +0,5% di marzo a +2,8%) e, in misura minore, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +0,9% a +1,4%) e dei Beni energetici non regolamentati (da +3,3% a +3,7%). Effetti di contenimento dell’inflazione sono invece determinati dai rallentamenti dei prezzi dei Beni alimentari in entrambe le componenti (Beni alimentari non lavorati da +1,9% a +1,0%, Beni alimentari lavorati da +0,7% a una variazione nulla). L’inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera lievemente da +0,4% a +0,6%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +0,6%. L’aumento mensile dell’indice generale è dovuto per lo più alla crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,5%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,5%) e dei Beni energetici non regolamentati (+1,4%), solo in parte bilanciata dal calo dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-5,9%), dei Beni alimentari non lavorati (-0,9%) e dei Servizi relativi alle comunicazioni (-2,2%). L’inflazione decelera per i beni (da +1,3% a +1,1%), mentre accelera per i servizi (da +0,7% a +1,2%); pertanto rispetto al mese di marzo il differenziale inflazionistico diventa positivo e pari a +0,1 punti percentuali, da -0,6 del mese precedente. L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,6% per l’indice generale e +0,4% per la componente di fondo. “A spiegare la lieve accelerazione dell’inflazione ad aprile sono stati soprattutto fattori stagionali e di calendario. La prossimità nel 2019 della Pasqua con la festa della Liberazione ha infatti favorito – è il commento dell’Istat – una crescita mensile molto più marcata di quella registrata nello stesso mese dello scorso anno (quando la Pasqua era caduta il primo aprile) dei prezzi sia dei servizi di trasporto sia di quelli legati alla filiera turistica (sostenuti anche da eventi come il salone del mobile di Milano), determinandone così l’accelerazione tendenziale. Agli aumenti dovuti a tali fattori si sono poi sommati quelli, seppur contenuti, da una parte dei prezzi dei carburanti, e in particolare della benzina, e dall’altra dei prezzi dell’energia elettrica sul mercato libero”.