Coldiretti: business ovino, pecora day, pensando a Dolly

Milano – In occasione del “Pecora day” (ricordando Dolly, la pecora clonata vent’anni fa) la Coldiretti ha rilanciato l’attività degli allrevatori come nuova frontiera del lavoro e del business anche in Lombardia. Dalla moda a km zero alle greggi tosaerba. Sono questi i nuovi business che stanno nascendo fra gli allevamenti di pecore in Lombardia dove si contano oltre 116mila esemplari, fra cui anche quelli di 3 razze in via di estinzione: la Brianzola, la Ciuta e la Corteno. ”Grazie agli allevatori – dice Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – la nostra regione ha potuto tutelare un importante patrimonio zootecnico e di biodiversità genetica. Basti pensare che all’inizio degli anni Ottana erano rimasti solo 40 esemplari di pecora brianzola”. Oltre alle razze da proteggere, le pecore vengono utilizzate ormai anche per il decoro dei parchi e dei giardini urbani. Infatti- spiega Coldiretti Lombardia – in provincia di Varese è attivo, su richiesta, anche un servizio di tosaerba ecologico con l’utilizzo delle greggi mandate a brucare dove è necessario dare una bella sforbiciata al prato. La popolazione ovina lombarda – conclude la Coldiretti regionale – è così divisa tra le varie province: Bergamo con oltre 43.500 capi, Brescia con oltre 26.500, Como con più di 8.785, Sondrio con 8.663, Milano con 5.958, Lecco e Varese con ognuna 5.651 capi, Cremona con quasi 5 mila capi, Pavia con 3.430, Mantova con oltre 2mila, Lodi con 900 e Monza con quasi 490 capi. A livello nazionale invece ci sono 7,2 milioni di capi e si stima che siano circa duemila i giovani pastori in attività.