Furlan (Cisl): al centro temi sviluppo ma interesse per riforme (1)

Milano – “Mettere al centro dell’agenda del Paese lo sviluppo, e in modo particolare lo sviluppo nel settore industriale”. Così Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, a Milano per un convegno alle Stelline. “Nonostante la crisi, che è stata dura e continua ad esserlo in Italia, il nostro Paese dopo la Germania è il secondo Paese per capacità di produzione industriale in Europa e quindi abbiamo le potenzialità e le capacita per recuperare tutti i punti di produzione industriale persi durante la crisi, mettendo al centro l’innovazione, la ricerca, la contrattazione e la produttività”.  “Noi crediamo – ha spiegato la segretaria della Cisl – che un po’ di stabilità non faccia male al Paese, tutt’altro, ma parlare di crisi industriale significa mettere innanzitutto accanto alle riforme istituzionali i temi della ripresa, gli investimenti che il Paese deve fare per rilanciare la produzione industriale: banda larga e naturalmente anche infrastrutture, ma tutto questo non basta. Ci vuole giustizia, certezza del diritto e tanta, tanta innovazione. Noi, attraverso la contrattazione, faremo la nostra parte sino in fondo. Il governo, ma anche le imprese, devono parlare e investire innanzitutto, in innovazione e ricerca, la nostra capacità competitiva si basa sulla qualità. Qualità significa formazione, aggiornamento, valorizzazione delle risorse umane, che sono gli uomini e le donne di questo Paese”.