Milano – Primi incontri oggi in Confcommercio tra i candidati alla guida della Regione Lombardia, Attilio Fontana e Giorgio Gori, e i vertici dell’organizzazione. In primo piano i programmi elettorali e le proposte del Terziario di Confcommercio Lombardia. Il mondo del commercio, del turismo, dei trasporti e dei servizi è protagonista dell’economia lombarda con oltre mezzo milione di imprese, 2 milioni e 700mila addetti e più di 200 miliardi di Pil. “La Lombardia ha uno straordinario tessuto imprenditoriale che produce benessere ed è decisivo per rafforzare l’ancora timida crescita economica del Paese – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio Lombardia – Proprio per questo, anche nella prossima legislatura, il futuro governo della Regione dovrà sostenerlo concretamente. In particolare chiediamo che la richiesta di maggior autonomia – con minori trasferimenti allo Stato – si traduca in meno tasse, incentivi per imprese e famiglie e potenziamento di infrastrutture strategiche come Malpensa”. Molta attenzione deve essere data all’equilibrio distributivo, valorizzando il commercio di vicinato. E’ urgente affrontare il problema della riqualificazione delle aree dismesse che si trovano spesso nelle periferie dei centri urbani. Si tratta di quasi 20 milioni di metri quadrati (sei volte il Central Park di New York) che, se non garantiti da un equilibrato mix di destinazioni d’uso, rischiano di diventare una “bomba” sul commercio di vicinato e sulla gestione delle periferie e delle aree più deboli. Vanno trovate soluzioni di rigenerazione urbana che disincentivino un ulteriore consumo di suolo rafforzando le polarità commerciali nei centri urbani. Ed occorre intervenire con decisione per il rilancio delle periferie sostenendo le imprese con snellimenti burocratici e incentivi fiscali. Per Confcommercio Lombardia la trattativa con il Governo per l’attribuzione di competenze aggiuntive può rappresentare un’occasione importante per l’economia lombarda. Servono azioni concrete per ridurre la pressione fiscale: dall’Irap all’Irpef. Ai candidati è stata sottolineata l’opportunità di istituire “Zone economiche speciali” per favorire la creazione di nuove imprese e lo sviluppo di imprese già esistenti con un forte impatto di attrattività territoriale. Di grande rilievo anche il ruolo del turismo che contribuisce ad oltre il 10% del Prodotto interno lordo regionale. Confcommercio Lombardia punta a rafforzare il ruolo della Regione e della Dmo (Destination management organization) Explora per una programmazione coordinata di strategie, marketing, eventi, iniziative promozionali.