Filt e Cgil a Enac: non intitolare Malpensa a Silvio Berlusconi ma a Carla Fracci
Milano – “Non procedere con la pratica di intitolazione dell’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi e, contestualmente aprire un confronto che possa prendere in considerazione la nostra proposta di intitolare lo scalo lombardo a Carla Fracci”. Lo chiedono i segretari generali della Filt-Cgil nazionale, Stefano Malorgio, della Cgil Lombardia, Alessandro Pagano e della Cgil Milano, Luca Stanzione nella comunicazione sull’avvio della petizione digitale di intitolazione dell’aeroporto di Milano Malpensa inviata al presidente di Enac Pierluigi Di Palma e al direttore di Enac territoriale di Malpensa, Monica Piccirillo e per conoscenza al Comune di Milano, alla Regione Lombardia, a Sea ed ai gruppi parlamentari. “Riteniamo – scrivono i tre segretari generali della Cgil – che l’intitolazione di una grande infrastruttura, così come di un riferimento urbanistico, debba essere effettuata nell’ottica di rappresentare patrimonio comune di tutti i cittadini e quindi l’orientamento dovrebbe essere quello di evitare scelte profondamente divisive, in Italia come nel mondo, analoghe a quella proposta da Enac per lo scalo di Malpensa. Per questo la nostra proposta di intitolare l’aeroporto di Milano Malpensa ad una grande personalità ed eccellenza italiana come Carla Fracci”. “Siamo certi – scrivono infine Malorgio, Pagano e Stanzione – che questa scelta sarebbe confacente ai criteri fin qui utilizzati per l’intitolazione degli aeroporti italiani, ed inoltre permetterebbe a Malpensa di diventare il primo aeroporto italiano e tra i pochissimi nel mondo, ad essere intitolato ad una figura femminile”.