Lombardia, la Commissione Sanità dà il via libera al PSSR

Milano – Con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione della minoranza il Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2027 (PSSR) è stato approvato in Commissione Sanità, dopo una seduta fiume per la votazione e la discussione di 321 emendamenti. La Presidente della Commissione Sanità ha evidenziato il lavoro svolto dalla Commissione che in sei mesi ha affrontato un lungo e approfondito percorso di ascolto, confronto e approfondimento con numerose realtà pubbliche e private del mondo sociosanitario su temi chiave quali la disabilità, la tutela dei più fragili, il sistema sociosanitario e le RSA, ma anche un rafforzamento dei consultori per il diritto alla vita e il contrasto alle droghe e dipendenze. Le audizioni hanno coinvolto 118 stakeholder in 11 sedute di Commissione: a queste sedute ne vanno aggiunte altre 2 dedicate all’approfondimento del Rapporto epidemiologico Lombardia 2023 e al ruolo della prevenzione per la sostenibilità del servizio sanitario regionale, che hanno visto la presenza e l’intervento di esperti del settore. Il Vice Presidente della Commissione Sanità e relatore del provvedimento ha sottolineato come tutti gli emendamenti siano il risultato di un lavoro attento e approfondito da parte dei Consiglieri senza nessun obiettivo ostruzionistico, ma in uno spirito di leale collaborazione grazie anche all’importante contributo della Consigliera Segretaria dell’Ufficio di Presidenza della Commissione. Il Vice Presidente si è detto fiducioso che questo percorso possa sostenere il carattere fortemente innovativo del PSSR che passa dal concetto di curare a quello di prendersi cura: un documento di indirizzo in cui la prevenzione e la sostenibilità del sistema giocano un ruolo fondamentale. Gli emendamenti approvati dalla Commissione sono stati 95, 38 quelli respinti. I restanti emendamenti sono stati ritirati e saranno oggetto di quattro maxi emendamenti che la Giunta porterà all’attenzione della Commissione prima del voto finale in Aula, suddivisi per aree tematiche: terapia del dolore, malattie rare, servizio psicologo cure primarie e valorizzazione delle professioni sanitarie. I gruppi di minoranza si sono astenuti con l’obiettivo di migliorare ed eventualmente correggere il Piano Socio Sanitario Regionale nel passaggio dalla Commissione all’Aula, previsto per la seduta di martedì 25 giugno. Il PSSR 2023-2027 si muove in uno scenario caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione (dal 2020 al 2040, gli ultra 85enni passeranno dal 3,6% all’8%), da una forte riduzione della natalità (dal 2015 al 2019 la natalità si è ridotta del 3.5%) e da un aumento del numero di famiglie unipersonali (dal 2020 al 2040 sono aumentate di 332mila le famiglie composte da una sola persona). Aumentano anche gli indicatori di fragilità: 3.127.000 cittadini hanno almeno una condizione cronica, 672.000 lombardi hanno limitata autosufficienza, dal 4% al 38% dei cittadini vive in un ambiente sociale disagiato.L’evoluzione della complessità clinica della popolazione lombarda prevede che entro il 2050 ci sarà un aumento di 662.696 cittadini che avranno necessità di cure, da un quadro clinico di lieve intensità alla necessità di cure intensive. Ciò comporterà una previsione di aumento della spesa sanitaria da 24,7 a 25,4 miliardi di euro.