“Adesso Basta”: manifestazione a Roma di Cgil e Uil

“Adesso Basta”: manifestazione a Roma di Cgil e Uil

Roma – Oggi è il giorno: Cgil e Uil sfilano per le strade di Roma, con moltissimi lavoratori e lavoratrici, nel giorno della manifestazione nazionale dal titolo “Adesso Basta!”. Cgil e Uil sono tornate in piazza con la partecipazione dei segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. “Da questa piazza arriva il messaggio del Paese reale, visto che stanno raccontando delle balle, irreggimentando e cercando di controllare tutto: questo è il Paese reale che parla, che dice quali sono i problemi e che c’è bisogno di cambiare: si ascolti il mondo del lavoro, che tiene in piedi questo Paese e non ce la fa più”, ha detto Landini, aggiungendo che “non abbiamo alcuna intenzione di fermarci”. Tanti sono i motivi della protesta. Prima di tutto la salute di tutti i cittadini: è sempre più necessario investire subito sul servizio sanitario nazionale. I sindacati chiedono la tutela del diritto alla salute, che deve passare un servizio sanitario pubblico e universale: per costruirlo davvero servono risorse economiche, umane e organizzative. Un piano pluriennale di assunzioni non è più rimandabile. A questo si unisce il tema drammatico delle morti sul lavoro: i numeri che abbiamo oggi in Italia non sono più tollerabili. Ciò è stato reso evidente dalla tragedia di Suviana, ma anche da tutti i lavoratori deceduti prima e dopo. Oggi è l’occasione per rilanciare la lunga mobilitazione dei sindacati per zero morti sul lavoro. Proprio in queste ultime ore un operaio di origini egiziane è morto in modo orribile a Cusago, nel milanese. Come sempre, ci sono delle proposte precise: un sistema di qualificazione delle imprese, pubbliche e private, basato sul rispetto delle norme, una vera patente a punti. Chi non soddisfa i requisiti deve essere estromesso dai fondi pubblici. Poi c’è la partita degli ispettori, che vanno aumentati per garantire la regolarità nelle aziende. L’altro tema si chiama riforma fiscale. Bisogna costruire un fisco equo e progressivo, che combatta l’evasione e tassi gli extra-profitti, per andare e prendere le risorse dove sono. L’esatto opposto di quello che fa il governo Meloni, che colpisce dipendenti e pensionati. Infine il nodo dei salari, erosi dall’inflazione e dalla precarietà: bisogna tutelarli davvero, risollevando il valore delle retribuzioni, come meritano le lavoratrici e i lavoratori. La manifestazione si inserisce in piena continuità col percorso di mobilitazione, che ha portato allo sciopero generale dei settori privati lo scorso 11 aprile. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, presentando l’appuntamento ha detto: “sta diventando sempre più difficile per le persone arrivare alla fine del mese”, anche quando si lavora, quindi “il governo deve trovare le risorse per rinnovare i contratti pubblici. Le imprese devono assumersi le proprie responsabilità”. Sul diritto alla cura, ha aggiunto, “milioni di persone non riescono a curarsi perché non hanno i soldi per poterlo fare”. I lavoratori e pensionati “ogni mese pagano il contributo per il servizio sanitario e si trovano di fronte alle liste d’attesa”.