Comune di Milano: stretta sulla Movida

Comune di Milano: stretta sulla Movida

Milano – Una stretta sulla movida – scrive Il Corriere Della Sera – che interesserà tutta l’estate milanese nelle zone più «calde» della città, da Nolo al Lazzaretto passando per l’Arco della Pace, via Melzo, Isola, piazza Cesariano, corso Como e piazza Gae Aulenti, la zona di corso Garibaldi (esclusa l’area di corso Garibaldi tra via Moscova e via Marsala e largo La Foppa dove resta in vigore l’ordinanza sindacale di giugno 2021), Brera e Ticinese fino alla Darsena e ai Navigli. Divieti che colpiranno non solo l’asporto di bevande alcoliche e analcoliche e anche di cibo dalla mezzanotte alle sei del mattino, ma anche – e questo è quello che maggiormente preoccupare i commercianti – i dehors «per qualunque attività, dalla mezzanotte e mezza alle 6 dal lunedì al venerdì e dall’1.30 alle 6 nella notte tra il venerdì e il sabato e la notte tra il sabato e la domenica, e i giorni festivi infrasettimanali». Movida a Milano, le «zone rosse» dove sarà contingentato il numero di locali. In più, è previsto «il divieto di commercio in forma itinerante su area pubblica e di qualsiasi forma itinerante di somministrazione di alimenti e bevande anche a titolo gratuito o promozionale, dalle 20 alle 6». Il Comune infatti, dal 17 maggio al 4 novembre, adotterà una ordinanza sindacale «volta a tutelare la tranquillità e il riposo dei residenti e a garantire la fruizione, da parte di tutti e tutte, dello spazio pubblico in alcune aree interessate dalla movida (Nolo, Lazzaretto, Melzo, Isola, Sarpi, Cesariano, Arco della Pace, Corso Como/Gae Aulenti, Garibaldi, Brera, Ticinese, Darsena e Navigli)». L’ordinanza sindacale non è stata ancora emanata perché ad oggi è stato solamente pubblicato in Albo pretorio un «avvio di procedimento» che «consente alle associazioni di pubblici esercizi e ai diversi portatori di interesse, pubblici e privati, di inviare eventuali osservazioni a partire da sabato 13 aprile 2024 e fino al 3 maggio 2024». Ci saranno dunque circa 20 giorni per apportare qualche lieve modifica ma l’impianto generale dell’ordinanza resta quello dato da Palazzo Marino.