Milano in piazza per la Giornata Mondiale della Salute
Manifestazione per il diritto alla salute sabato 6 aprile, ore 11,00. in Piazza Cairoli-Castello , promossa dal Comitato La Lombardia SiCura, nell’ambito delle iniziative della Giornata Mondiale della Salute. Milano, 2 aprile 2024. Una sanità lombarda al servizio delle cittadine e dei cittadini, per il diritto alla salute di tutte e tutti, contro le privatizzazioni e per il ripristino del principio fondante della sanità come servizio pubblico: questi i temi al centro della manifestazione promossa dal Comitato “La Lombardia SiCura”, prevista per sabato 6 aprile a Milano, alle ore 11, in Piazza Cairoli-Castello, nell’ambito delle iniziative della Giornata Mondiale della Salute, che a Bruxelles, sarà celebrata domenica 7 aprile con una manifestazione e, il giorno dopo, con una Conferenza al Parlamento Europeo. Innumerevoli le iniziative previste in tante città italiane nelle giornate del 5,6, 8 aprile. La manifestazione di Milano si terrà a un anno da quella straordinaria del 1° aprile 2023, che vide in Piazza Duomo oltre 5.000 persone e la partecipazione di 58 associazioni e organizzazioni e movimenti di lotta per la salute. “Vogliamo che da questa giornata mondiale, simbolo della lotta contro la commercializzazione della salute, scaturisca un segnale inequivocabile nei confronti di chi ha ridotto la sanità lombarda nelle condizioni drammatiche in cui versa, con un danno incalcolabile per il diritto alle cure e alla salute per fasce sempre più ampie di popolazione”, hanno detto i rappresentanti delle organizzazioni che hanno dato vita al Comitato La Lombardia SiCura, Medicina Democratica, Osservatorio Salute, Arci Lombardia, CGIL, SPI e FP Lombardia e ACLI Lombardia. Il Comitato La Lombardia Sicura, nello spirito della battaglia referendaria abrogativa di alcuni commi della legge sanitaria regionale, ha lanciato dal 1° marzo un petizione che pone alcuni punti fondamentali per invertire la tendenza alla privatizzazione e alla disparità di accesso ai servizi della sanità lombarda che sono: un centro unico di Prenotazione, con le agende di tutte le strutture, per l’abbattimento delle liste d’attesa, e controllo da parte di Regione e Ats; lo stop all’utilizzo dei medici a gettone (non dipendenti); la stabilizzazione e l’assunzione del personale sanitario, la riduzione della esternalizzazione dei servizi; la democrazia e diritti nei luoghi di lavoro. A questi vanno aggiunti la richiesta della copertura dei costi sanitari nelle Residenze Sanitarie Assistenziali; la diffusione e il potenziamento dei servizi territoriali per gli anziani, personale adeguato per numero e professionalità necessarie per servizi rispettosi della dignità delle persone. Ma fondamentale è il potenziamento della medicina territoriale per la prevenzione: salute sessuale e riproduttiva delle donne, salute mentale, sicurezza alimentare e del lavoro, tutela dell’ambiente: riempiamo di servizi e operatori le Case di Comunità. “Non ci fermeremo – hanno sottolineato i promotori – fino a quando non avremo ottenuto risposte concrete e credibili: non è accettabile assistere al dramma di chi di fronte a liste d’attesa di mesi e anni, è costretto a rinunciare a curarsi, come i dati mostrano, così come non è pensabile risolvere questo problema, uno dei più eclatanti, solo con servizi di volontariato, benemeriti certamente, ma che non possono essere né risolutivi né sostitutivi del servizio pubblico”.