De Albertis (Ance): rischio paralisi delle costruzioni e degli investimenti

Regina De Albertis Presidente Assimpredil Ance 050721
Regina De Albertis Presidente Assimpredil Ance 050721

De Albertis (Ance): rischio paralisi delle costruzioni e degli investimenti

Milano – Oggi l’associazione dei costruttori ha fatto il punto dopo le recenti iniziative della Procura di Milano e del comune. Regina De Albertis presidente Assimpredil Ance, tra l’altro, ha detto: “Noi siamo convinti, alla luce delle norme vigenti che dal 2013 applichiamo quotidianamente in tutta Italia, della correttezza dell’operato dei professionisti, dei costruttori e dei funzionari comunali, ma ovviamente lasciamo alle sedi competenti il giudizio definitivo in merito”. A seguito della delibera di Giunta che ha approvato le Linee di indirizzo per lo sviluppo delle attività amministrative in materia urbanistico-edilizia, le recenti disposizioni di servizio agli Uffici hanno avuto l’effetto, certamente indesiderato, non solo di aumentare la situazione già oggi diffusa di paralisi dell’attività edilizia per il futuro, ma di creare anche gravissime incertezze sui cantieri già in corso o in fase di partenza sulla base di titoli edilizi già efficaci e consolidati. Queste nuove disposizioni, che sappiamo essere dettate in via temporanea, destano sicuramente profonde preoccupazioni negli operatori e in tutta la filiera delle costruzioni e non possono certamente rappresentare una soluzione alla situazione creatasi a seguito delle indagini della Procura”. “Le conseguenze di tutto ciò sono presto dette: crisi dei costruttori locali, da sempre operanti sul territorio e storicamente dedicati a realizzare le case anche per il ceto medio lombardo, l’housing sociale, gli studentati; sospensione degli interventi di rigenerazione urbana; blocco dei cantieri e delle relative attività di bonifica ambientale dei terreni; licenziamento di migliaia di operai; dissolvimento di tutta la lunghissima filiera del mondo delle costruzioni. Senza contare anche la fuga degli investimenti dei Fondi internazionali dall’Italia con l’enorme perdita di opportunità e di attrattività del nostro Paese. Perché, non lo dimentichiamo, questa situazione non è un problema solo di Milano o della Lombardia, ma di tutta l’Italia. Milano è solo l’inizio, poi l’onda lunga paralizzerà inevitabilmente tutto il resto del Paese”. “Oggi vorremmo avviare un dialogo costruttivo, certi come siamo di poter contare su contributi preziosi. E mi permetto di avanzare due temi che riteniamo centrali: la necessità di una Città più inclusiva, che accolga e che consenta la permanenza di tutti, evitando quella esclusività che, ad oggi, sembra essere diventata la cifra imperante del vivere a Milano. Milano deve tornare ad essere il sogno americano italiano; l’allargamento del tessuto urbano a un ambito metropolitano, per consentire a una Città divenuta troppo stretta e troppo densa di poter espandere infrastrutture e servizi che siano la premessa di una nuova residenzialità”, conclude De Albertis.