Riciclo, Assorimap: definire strategie per aiutare le imprese

Riciclo, Assorimap: definire strategie per aiutare le imprese

Riciclare 1 tonnellata di plastica equivale a un risparmio emissivo medio di 1,9 tonnellate di CO2. “È necessario definire nuove politiche e strategie per supportare le imprese del riciclo meccanico delle plastiche, leader mondiali per qualità delle materie prime seconde prodotte e per tecnologia di trasformazione”: oggi, in occasione della Giornata mondiale del riciclo, Assorimap – associazione nazionale riciclatori e rigeneratori di materie plastiche – lancia un appello a governo e istituzioni. A pochi giorni dall’accordo formale del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti in Consiglio Ue, che dà il via libera alla proposta di regolamento imballaggi per l’approvazione formale in Parlamento, gli obiettivi dell’Unione europea impongono nuovi investimenti agli impianti per mettersi in linea con il principio dell’autosufficienza territoriale e per l’innovazione tecnologica. Le imprese del riciclo meccanico delle plastiche sono un settore strategico: in Italia il comparto è rappresentato da 300 imprese per 9.600 dipendenti e con una capacità installata di riciclo di 1.800.000 tonnellate. Il riciclo della plastica è un segmento strategico dell’economia circolare, come emerso chiaramente dal recente report del JRC della Ue che analizza i relativi effetti ambientali: il riciclo di 1 tonnellata aggiuntiva di plastica, in luogo di un mix di incenerimento e smaltimento, incorpora chiari benefici di mitigazione del cambiamento climatico. I risparmi emissivi oscillano tra le 1,1 e le 3,5 tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata di rifiuto plastico, rispettivamente da quelli più contenuti del polietilene a bassa densità a quelli più elevati del poliuretano. Sulla base delle quote di mercato dei polimeri, il beneficio medio si attesta sulle 1,9 tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata di rifiuto plastico. Nel 2023, secondo i numeri ambientali, sono state riciclate 860mila le tonnellate di imballaggi di plastica derivati da consumo e 220mila tonnellate di riciclo da imballaggi secondari e terziari in plastica post consumo e un riciclo pre-consumo pari a 340mila tonnellate. La quantità di materia risparmiata, rispetto a una pari produzione di materia prima vergine, è stata pari a 1,9 tonnellate di petrolio con una riduzione di CO2 pari a 1,4 tonnellate e un risparmio energetico di 3000 KWh. In Italia, il beneficio annuo stimato è di 7,2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente evitate, questo potrebbe garantire un risparmio pari a quasi il 2% delle emissioni prodotte nel Paese (pari a 374 milioni di tonnellate di CO2 equivalente secondo il PNIEC). Infine, i benefici ambientali del riciclo rispetto a una pari produzione con materia prima vergine sono pari a 1,9 tonnellate equivalenti di petrolio, con una riduzione di CO2 pari a 1,4 tonnellate e un risparmio energetico di 3.000 KWh.
L’aiuto da parte del governo alle imprese del comparto sarebbe fondamentale per poter accrescere una concorrenza nel libero mercato, sia per lo sviluppo della competitività e dell’efficienza e sia per rafforzare le esportazioni del made in Italy.