Aloisi (Confimi Multiservizi), tassa di soggiorno: rivedere il quantum ma i comuni investano nei servizi ai turisti

Aloisi (Confimi Multiservizi), tassa di soggiorno: rivedere il quantum ma i comuni investano nei servizi ai turisti

Roma – “L’Italia risulta essere la nazione europea in cui la tassa di soggiorno è maggiormente diffusa ed è più cara, generando una inevitabile disparità competitiva per gli operatori del turismo rispetto ai colleghi degli altri paesi europei”. Così Manuela Aloisi presidente di Confimi Industria Multiservizi e delegata al turismo commentando la risoluzione presentata questa mattina dai Senatori Gasparri e Lotito in commissione finanze. “Il nostro paese è fanalino di coda in Europa per presenze turistiche” sottolinea Aloisi che spiega “sicuramente è un dato che non dipende solo dalla tassa di soggiorno, ma di certo contribuisce nella scelta della destinazione”. La presidente di Confimi Multiservizi proprio sulla tassa di soggiorno, su metodo e tempi di riscossione e sul ruolo di sostituti d’imposta assegnato agli albergatori ha già sollevato le proprie perplessità consegnando al Ministero del Turismo e all’Agenzia delle Entrate una serie di proposte di modifica. Intervenendo ora sugli importi avverte “se da una parte si ritiene fondamentale stabilire un regolamento nazionale che lasci poco spazio alla scelta dei comuni del quantum e che consenta di calcolare l’imposta proporzionalmente alla tariffa fino a tetto massimo di 7-8 a persona per giorno per un massimo di 4-5 giorni, dall’altro è quanto mai necessario che si dia dimostrazione da parte dei comuni circa le modalità di impiego del gettito”. E chiude Aloisi con un monito: “Ricordiamo infatti che la tassa di soggiorno, o city tax, nasce proprio per dare al comune risorse aggiuntive per migliorare i servizi turistici”.