Milano è memoria: il progetto “Pagine rimosse, l’esperienza coloniale”

Milano è memoria: il progetto “Pagine rimosse, l’esperienza coloniale”

Milano – Si intitola “Pagine rimosse” il nuovo progetto del percorso “Milano è memoria”, che intende raccontare, attraverso una mappa, una ricerca storico-archivistica e una performance, le tracce della storia coloniale italiana a Milano. I risultati del progetto saranno presentati in Sala Alessi a Palazzo Marino domani, martedì 13 febbraio, alle ore 17, alla presenza dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. Il progetto è stato realizzato dal MUDEC – Area Museo delle Culture, Progetti Interculturali e Arte nello Spazio Pubblico, da sempre centro dedicato alla ricerca interdisciplinare sulle culture del mondo in collaborazione con le comunità diasporiche e internazionali. Una ricerca storico archivistica, commissionata dal MUDEC all’Istituto nazionale Ferruccio Parri, ha individuato, grazie allo studio delle delibere del Consiglio comunale e delle delibere di Giunta, circa centocinquanta tra strade e piazze intitolate a militari, esploratori, battaglie, città e altre località o persone connesse alla storia coloniale italiana. L’elenco comprende anche quegli istituti culturali e monumenti che hanno avuto un ruolo centrale nel dibattito sul colonialismo italiano. Questo lavoro è stato inquadrato dal MUDEC all’interno di un panorama più ampio di riflessione sulle memorie coloniali: è stato infatti riattivato il dialogo con alcune personalità delle comunità Habesha – termine con cui si indicano i cittadini della diaspora etiope ed eritrea – presenti a Milano e già coinvolte nel progetto di museologia partecipata intrapreso per l’allestimento della sezione dedicata al colonialismo italiano all’interno di “Milano Globale. Il mondo visto da qui”, percorso permanente del museo. Nell’ottica di un processo di rilettura della nostra storia coloniale e di risignificazione del patrimonio ma anche dei luoghi della città marcati dalla presenza di odonomi coloniali, il MUDEC ha aperto un confronto che si desidera duraturo sulle tematiche del colonialismo con cittadine e cittadini anche con origini diasporiche. Anche in funzione di questo dialogo, la presentazione del progetto “Pagine rimosse” avviene proprio in una settimana fortemente simbolica per le comunità Habesha, poiché il 12 febbraio – secondo il calendario etiopico, corrispondente al 19 febbraio nel calendario gregoriano – è la data della strage di Addis Abeba, conosciuta in Etiopia con il nome di “Yekatit 12”, la sanguinosa rappresaglia a opera dell’esercito italiano che ebbe luogo nella capitale etiope dopo il tentato assassinio del Viceré d’Etiopia Rodolfo Graziani. Parteciperà alla presentazione a Palazzo Marino anche la “Rete Yekatit 12-19 Febbraio”, nata nel quadro di un processo globale di rilettura critica della storia moderna, la Rete “si presenta come una costellazione aperta, fluida e informale, espressione di una pluralità di soggetti singoli e collettivi che da anni si interessano alla storia coloniale italiana e alle sue complesse eredità” e che nella città di Milano trova una sua peculiare declinazione attraverso il coinvolgimento diretto di soggetti diasporici. Terminerà l’incontro lo spettacolo di narrazione di Gabriella Ghermandi (scrittrice, performer, musicista e attivista italo-etiope), dal titolo “Regina di fiori e di perle – la storia di una famiglia italo/etiope a cavallo tra le leggi razziali dell’occupazione italiana d’Etiopia”. Tratto dal suo omonimo romanzo, che rovescia il mito dell’italiano “colonialista buono” e ricostruisce un’altra memoria del nostro passato coloniale, lo spettacolo interseca più voci: da una parte la narrazione del passaggio violento del colonialismo italiano nella famiglia materna dell’autrice, dall’altro le storie dei protagonisti che vengono proposte al pubblico attraverso brevi letture. Il racconto e le letture sono intervallate da canti tradizionali etiopi eseguiti dalla stessa autrice/narratrice. “Pagine Rimosse” è un progetto del Comune di Milano compreso nel palinsesto di “Milano è Memoria” ed è realizzato dal MUDEC – Area Museo delle Culture, Progetti Interculturali e Arte nello Spazio Pubblico, in collaborazione con l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri.