Milano – Il Veneto si conferma anche nel primo semestre 2023 la seconda regione per valore esportato a livello territoriale della filiera legno-arredo, con un valore pari a 1,98 miliardi di euro, in calo però del 4,6% sul primo semestre 2022, quindi in linea con la tendenza nazionale che nel primo semestre ’23 ha registrato un -4,2% in termini di export. A confermarlo sono i dati Istat elaborati dal Centro Studi di FederlegnoArredo e presentati in occasione della seconda tappa del Road Show FLA Plus che si è tenuto questa mattina a Padova, per incontrare gli imprenditori del legno-arredo e presentare loro il progetto sulla sostenibilità sviluppato dalla federazione volto a supportarli con servizi e strumenti innovativi per mantenere la competitività dell’intero settore. Il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin, insieme al direttore di Symbola, Domenico Sturabotti hanno illustrato il percorso di sostenibilità intrapreso fino ad oggi e gli obiettivi a breve e lungo termine. La mattinata è stata l’occasione anche per spiegare nel dettaglio e nell’operatività – su quattro tavoli tematici – i servizi integrati messi a disposizione degli associati all’interno della piattaforma digitale FLA Plus. “Essere sui territori a spiegare ai nostri associati il valore della sostenibilità, fornire loro gli strumenti affinché la transizione ecologica sia un’opportunità e non una difficoltà è uno degli obiettivi che ci siamo dati come federazione e che crediamo di aver interpretato al meglio, proprio con il Road show e con la piattaforma FLA Plus. È un percorso impegnativo – spiega il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin – ma abbiamo il dovere di intraprenderlo, soprattutto in un momento di congiuntura economica così complesso che non è certo il presupposto migliore per pensare a una chiusura d’anno positiva. Tutti gli indicatori sono lì a dirci che nonostante l’inflazione sia in calo, i tassi di interesse restano alti con le conseguenti difficoltà di accesso al credito per famiglie e imprese. Con un rallentamento, se non addirittura una frenata, dei consumi generali. Lo dimostrano ampiamente anche i dati sulla produzione industriale nazionale che nei primi nove mesi del 2023 ha segnato un -5,4% per il mobile e un -13,7% per il legno. Il fatturato del mobile fino ad agosto 2023 può dirsi stazionario con -1,8%, ma dovuto prevalentemente all’aumento dei prezzi. Stante questa situazione – conclude Feltrin – anche il mio Veneto che oggi ci ospita non può dirsi estraneo a un quadro in cui il PIL italiano è fermo nel terzo trimestre e gli indicatori del quarto sono in ulteriore rallentamento. Come Federazione, anche nel dialogo con le istituzioni, siamo impegnati a individuare tutti gli strumenti che possano aiutare le nostre imprese ad affrontare situazioni così complesse e mutevoli, non rinunciando mai a investire sulla sostenibilità e a fare ricerca per essere sempre più competitivi. Il road show sui territori per presentare FLA Plus va proprio in questa direzione”. Sono le esportazioni di mobili – che rappresentano il 79 % del totale della filiera veneta – per un valore pari a 1,56 miliardi di euro il settore trainante dell’export veneto, ma come per la filiera, anche per il mobile l’andamento registra un andamento negativo, con un -4,7% rispetto ai primi sei mesi del 2022. Analizzando i mercati di sbocco del mobile veneto nel primo semestre 2023 la Francia si conferma il primo mercato di destinazione (288 milioni di euro) con una crescita del 6,6% rispetto gennaio-giugno 22. La Germania mantiene la seconda posizione con 237 milioni di euro ma con un arretramento del 7,4%; terzi gli Stati Uniti con 153 milioni di euro e un segno negativo addirittura a doppia cifra (-19,2%). Quarto il Regno Unito con 111 milioni di euro e un -16,7%, quinta la Spagna con 84 milioni di euro e un + 4,4% sul semestre 2022. Anche nel primo semestre 2023 Treviso si conferma la prima provincia in Italia per esportazione di mobili con 940 milioni di euro, ma un pesante -8,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Vicenza con 287 milioni di euro è la seconda provincia veneta con un +4,2%, Padova (172 milioni) terza con +3,6%; a seguire Venezia che registra un -7,3% (82 milioni di euro), Verona con quasi 50 milioni di euro registra -6,2%; Rovigo -7,2% (24 milioni di euro); Belluno (7 milioni di euro) con +4,7%. Per quanto riguarda le importazioni di legno, nei primi sei mesi del 2023, il Veneto è la regione che ne ha importato di più per un valore pari a 567 milioni di euro, ma rispetto allo stesso periodo del ’22 le importazioni di legno sono diminuite addirittura del 16,1%. Secondo i consuntivi 2022 del Centro Studi FederlegnoArredo, la produzione totale della filiera legno-arredo in Veneto è pari a 8,7 miliardi di euro di cui 6,3 miliardi di euro dell’arredo e 2,4 miliardi di euro del legno, con un saldo commerciale di 2,2 miliardi di euro. Fatturato totale che colloca il Veneto al secondo posto a livello nazionale, subito dopo la Lombardia. Le imprese in Veneto sono più di 6.600 (3.013 legno; 3.626 arredo) e occupano 45.403 addetti (14.681 legno; 30.722 arredo). Anche in questo caso il Veneto si colloca subito dietro la Lombardia per numero di imprese e addetti. Nel mobile, invece, il Veneto si aggiudica il primo posto a livello nazionale per fatturato pari a 5,85 miliardi di euro e per numero di addetti (oltre 28.400 occupati). Per quanto riguarda l’export, il Veneto nel 2022 ha esportato per un valore pari a 4,1 miliardi di euro, di cui ben 3,3 miliardi di euro di mobili, risultando seconda subito dopo la Lombardia, e un saldo commerciale di 2,8 miliardi di euro. Ben il 56% del fatturato di mobili veneti è destinata all’estero il Veneto è il primo fornitore di mobili della Germania.