La Lombardia punta sull’export

Milano – Sinergia e collaborazione continua sono elementi fondamentali per garantire un futuro di successo alla Lombardia nell’economia globale, favorire l’espansione internazionale delle imprese e promuovere l’attrazione di talenti e di investimenti esteri. Questi i temi e gli obiettivi su cui si sono confrontati attori chiave del Sistema Lombardo, in occasione dell’evento ‘Orizzonti Globali. Esportare le eccellenze lombarde nel mondo’ organizzato da Fondazione Politecnico di Milano a Palazzo Lombardia. Al momento di lavoro hanno partecipato anche numerosi esponenti della Giunta regionale, oltre a Fondazione Politecnico di Milano. “Il comparto delle nostre aziende che esportano – ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi – aumenta sempre di più in termini di fatturato e per numero di aziende che colgono quest’opportunità: il nostro compito è cercare di aiutarle, agevolandole nell’affrontare la competizione a livello internazionale”. Quanto ai settori che ‘tirano’ di più l’assessore regionale non ha dubbi: “Facciamo la parte del leone nell’agroalimentare, in tutta la componentistica relativa alle macchine utensili, sul mobile. Esportiamo e continuiamo a farlo, abbiamo anche un grande potenziale perché ci siamo messi al fianco di tantissime aziende che ancora non esportano: il nostro sforzo sta andando in quella direzione con progetti complessi di internazionalizzazione di filiera, con aiuti e sostegni concreti”. “Quando parliamo di eccellenza non possiamo non pensare al nostro mondo della formazione professionale – ha evidenziato Simona Tironi, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro – e, quindi, riflettere sul mondo del lavoro. Sono sempre più numerosi i ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro attraverso i nostri corsi e percorsi di formazione e questo è un modello che noi prestissimo esporteremo. E’ un modello vincente perché parla ai giovani con la passione del lavoro: i nostri docenti sono dirigenti di azienda che trasferiscono ogni giorno esperienze e competenze non solo sui banchi di scuola ma affiancano gli studenti nel 50% delle ore restanti che i ragazzi passano proprio in azienda e imparano a lavorare”. “Il nostro sistema universitario – ha evidenziato l’assessore regionale all’Università, Innovazione e Ricerca Alessandro Fermi – ha un buon livello di internazionalizzazione, come dimostrano l’attrattività verso gli studenti stranieri (oltre 20.000 con trend in costante crescita), la partecipazione a progetti di mobilità internazionale e la crescente presenza di corsi in lingua inglese, oltre all’esistenza di numerosi accordi di collaborazione con Atenei di altre nazioni (più di 6000). Il lavoro vero è dunque quello di fare in modo che chi studia in Lombardia rimanga poi qui a lavorare. E su questo stiamo puntando molto”. “L’esperienza della Fondazione Politecnico – ha chiosato il sottosegretario alla Presidenza con delega alle Relazioni internazionali Raffaele Cattaneo – ha mostrato come questa attività si fa avendo come interlocutore tutto il mondo e non a caso le esperienze più interessanti che abbiamo fatto in questi anni con la Fondazione siano proprio di questo tipo: penso per esempio alla Innovation House che abbiamo allestito insieme a Dubai in occasione dell’Expo e che ospitato decine di eventi per tutto il periodo dell’esposizione universale, portando la qualità di esperti e della nostra capacità di ricerca e di studio a conoscenza dei Paesi arabi”. “La nostra Fondazione – ha ricordato Andrea Sianesi presidente della Fondazione Politecnico di Milano – è nata vent’anni fa con l’obiettivo di fatto di supportare il Politecnico nel raggiungimento delle sue tre visioni: la formazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico. In questi 20 anni abbiamo cambiato pelle più volte adattandoci a quelle che sono state un po’ le evoluzioni dei fabbisogni che venivano dal mondo dell’impresa, da un lato, ed anche dal Politecnico dall’altro. Si è ritagliata di fatto un ruolo da ‘pilota’ per i grandi progetti internazionali dell’ateneo. Anche in questo caso l’unione fa la forza, come dimostra la sperimentazione che abbiamo fatto a Dubai: senza il contributo di Regione Lombardia, di Assolombarda e di altri partner non sarebbe stato possibile”. I dati di contesto sono stati al centro dell’intervento di Stefano Tommasoni (Unioncamere) che ha analizzato trend e scenari sull’espansione dell’economia lombarda sui mercati esteri: “La quota di fatturato estero delle imprese manifatturiere della regione si è stabilizzata intorno al 40%, ma l’industria lombarda ha rafforzato la propria competitività negli ultimi anni, guadagnando posizioni rispetto ai principali competitor europei. La tendenza ad accorciare le catene di approvvigionamento coinvolge anche le nostre imprese: il 30% dichiara di aver cambiato fornitori negli ultimi due anni, nella maggior parte dei casi scegliendo partner italiani o comunque più vicini. Questo processo potrebbe favorire le imprese più piccole, che faticano a esportare direttamente, coinvolgendole nelle filiere internazionali”.