Crescono gli immigrati, strutture in sofferenza

Roma – Puntuale la nota del Governo sui flussi migratori nel paese. I dati più recenti riguardano il periodo 1 gennaio-31 luglio 2023, confrontati con lo stesso periodo del 2022. Gli sbarchi dei primi 7 mesi del 2023 sono stati 89.158, contro i 41.435 dell’anno scorso, con un incremento del 115,18%. I minori non accompagnati sono stati 10.285 nel 2023 e 5.605 nel 2022. Sbarchi con l’ausilio del sistema SAR 64.764 (3.777 Ong) nel 2023 (+72,64%), altri 24.394 giunti in Italia coi barchini. I paesi d’imbarco vedono quest’anno un fortissimo incremento della Tunisia (54.693, 61,34%), della Libia (30.075, 33,73%), il resto transita da Turchia e Algeria. La nazionalità dichiarata dai profughi quest’anno è principalmente della Guinea (11.315), Costa d’Avorio (11.287), Egitto (7,795), Tunisia (6.761), Bangladesh (6.729), Pakistan (6.161), Burkina Faso (5.507), Siria (4.151). Sono stati rimpatriati 2.561 migranti nel 2023 contro i 2.000 dell’anno precedente. Nei Centri di accoglienza sono ospitati (al 31 luglio 2023) 89.193 migranti. Le richieste di asilo nel 2023 sono state 72.460 contro le 42.475 dell’anno scorso. Ne sono state esaminate 33.880: accolte 8,6%, con protezione sussidiaria 10.1%, respinte 48,2%, persone irreperibili 14,1%, altro 19%. I permessi di soggiorno rilasciati nel 2023 sono 1.089.815, contro 1.108.991 dell’anno scorso. I permessi sono stati rilasciati per aver ottenuto un lavoro subordinato (282.154), un lavoro autonomo (45.634), ricongiungimenti familiari (191.133), altro, permessi di studio, casi particolari (570.894). I Centri di accoglienza di varia natura passano da 79.153 posti disponibili nel 2022, a 89.193 del 2023.