Milano: da fine anno alt ai camion senza sensori

Milano: da fine anno alt ai camion senza sensori

Milano – Vuoi entrare in città con un camion che supera i 12 metri quando le telecamere di Area B sono accese? Oltre a giustificare il motivo dell’ingresso come già accade oggi, dovrai certificare che hai installato il sensore per l’angolo cieco. Altrimenti, non entri – scrive Il Corriere Della Sera – e se entri ci sono ottime possibilità di essere multato. Palazzo Marino ha fretta. La strage dei ciclisti investiti dai mezzi pesanti che percorrono le vie cittadine ha spinto tutti i soggetti coinvolti a individuare una possibile soluzione per limitare gli incidenti e ieri l’assessore Censi ha incontrato le associazioni di categoria. «Incontro positivo». Entro un paio di settimane il provvedimento prenderà forma ed entrerà a regime alla fine del 2023. L’ipotesi su cui sta lavorando il Comune è quella associare la nuova norma ad Area B e al complesso sistema di registrazione che regola gli ingressi nella maxi zona a traffico limitato. Come funzionerebbe? Dal 25 febbraio 2019 i veicoli con lunghezza superiore ai 12 metri per ottenere la deroga al divieto di accesso e circolazione devono obbligatoriamente registrarsi al servizio online Area B accessibile dal portale internet del Comune e fornire una serie di documenti che attestino il motivo dell’ingresso. Dal 25 febbraio del 2019 i camion superiori ai 12 mesi registrati sono stati 13mila. Ora i «registrati» e i nuovi mezzi pesanti che vorranno entrare a Milano dovranno aggiungere la certificazione del sensore. In questo modo si aggira il fatto che il Codice della Strada non prevede una norma del genere e quindi neanche una sanzione. Legandolo invece ad Area B, si potrà sanzionare chi non ottempera all’obbligo. Nei prossimi giorni, il Comune si è impegnato a inviare ai presenti al tavolo una proposta, affinché tutti possano contribuire con suggerimenti o approfondimento sulla questione, per arrivare, con la collaborazione di tutti, ad una versione definitiva in tempi brevi. Chiaramente una normativa del genere deve trovare anche un mercato pronto a rispondere alle domande che arriveranno. Per questo un’altra delle possibilità allo studio per offrire la possibilità a tutti di adeguarsi, è quello di legare l’ingresso in Area B alla certificazione dell’acquisto del sensore, nel caso ci fossero ritardi nella produzione. Ma quanto costa un sensore? Partiamo dalla normativa. Al momento la direttiva europea prevede l’obbligo di dotare di sensori di rilevamento ed allarme dell’angolo cieco tutti i mezzi pesanti di nuova omologazione già dal 2022 e dal 2024 tutti quelli di nuova immatricolazione. Le tecnologie sono già pronte ed efficaci. Sono tutte soluzioni che possono essere adottate come integrazioni con i sistemi di bordo sia dai costruttori (con relative omologazioni e certificazioni) sia come after-market come sistemi di rilevamento ed allarme ma in questo caso senza poter intervenire sui dispositivi di frenamento e sterzata ma solo generando degli allarmi di attenzione in cabina ed all’esterno. I dispositivi hanno costi contenuti anche per le installazioni after market. Stiamo parlando di cifre che variano dai 500 ai 1000 euro. (…)