Lombardia, Bertolaso: entro il 2027 raddoppierà il numero di malati curati a casa grazie a telemedicina e cure domiciliari

Guido Bertolaso
Guido Bertolaso

Lombardia, Bertolaso: entro il 2027 raddoppierà il numero di malati curati a casa grazie a telemedicina e cure domiciliari  

Milano –  Aumento degli investimenti nel sociale, nella presa in carico di fragili, anziani e disabili, nelle cure domiciliari e nella telemedicina, nella prevenzione e cura del disagio psichico specie tra i giovani. Transizione digitale da completarsi entro il 2027 per tutte le aziende socio sanitarie. Aumento dei controlli sui cantieri per prevenire gli incidenti sul lavoro. Questi sono alcuni dei target indicati nel PRSS (Piano regionale di Sviluppo e Sostenibilità) illustrato oggi dall’Assessore al Welfare Guido Bertolaso in Commissione Sostenibilità sociale, Casa e Famiglia presieduta da Emanuele Monti (Lega). I numeri dell’assistenza in Regione Lombardia sono significativi: 723 Residenze per anziani (RSA) che accolgono oltre 70.000 ospiti, 103 residenze per disabili (RSD), 75 hospice, 138 strutture riabilitative varie. L’obiettivo è aumentare significativamente le risorse a disposizione partendo dagli attuali 2 miliardi di euro del bilancio regionale dedicati all’assistenza cui vanno aggiunti 1,5 miliardi per disabili e medici di famiglia. In particolare il documento si prefigge di raddoppiare in quattro anni il numero di cittadini lombardi curati a casa dagli attuali 110.000 a oltre 226.000 e di completare la transizione digitale delle aziende socio-sanitarie che entro il 2027 dovranno tutte operare tramite il fascicolo sanitario elettronico (FSE). “Ringrazio l’Assessore Bertolaso – ha commentato il Presidente della Commissione Emanuele Monti – per la sensibilità che ha sempre mostrato ai temi del sociale e del socio-sanitario. Sono sicuro che il suo impegno e quello della struttura faranno sì che le risorse dedicate a questo settore nel corso di questa legislatura crescano di pari passo con l’aumento dell’età media dei lombardi. Non basta allungare la vita, bisogna garantire ai nostri anziani, ai disabili, alle persone fragili standard qualitativi sempre migliori sia per chi è ricoverato in struttura sia per chi viene accudito a casa. Entro ottobre – ha concluso Monti – l’Assessore ci ha promesso il testo del nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale: sarà in quella sede che dovremo reperire le risorse aggiuntive per realizzare gli obiettivi ambiziosi e sfidanti enunciati oggi.”

Sono un medico – ha spiegato Bertolaso – ma nella mia carriera mi sono quasi sempre occupato più di assistenza che di cura. Sono quindi assolutamente convinto del ruolo strategico che hanno la prevenzione, il sostegno alle fragilità, il presidio del territorio e delle attività produttive nel determinare il grado di benessere di una popolazione specie se in progressivo invecchiamento per motivi demografici come la nostra. Assicuro quindi al Consiglio il mio impegno più totale e convinto per reperire risorse aggiuntive in modo da raggiungere gli ambiziosi target che il Piano regionale di Sviluppo si pone da qui a fine legislatura.” Gli interventi dei Consiglieri hanno spaziato dalla richiesta di rafforzamento dei fondi per la neuropsichiatria infantile e adolescenziale che ha visto una crescita esponenziale dei casi a seguito del Covid (Lisa Noja, Azione-Italia Viva), alla richiesta di rivedere gli standard strutturali delle RSA ormai inadeguati a seguito dell’aumento dell’età media dei degenti (Carlo Borghetti, PD) e alla richiesta di estendere i controlli anti-infortunistici dai soli cantieri edili a tutte le altre attività lavorative potenzialmente pericolose (Onorio Rosati, Alleanza Verdi e Sinistra). (www.imprese-lavoro.com)